"Malta urticante, così non si va avanti". Tensione dopo i maxi sbarchi in Italia

Tommaso Foti suona la sveglia all'Ue sui migranti: "O l'Europa batte un colpo o l'Italia dovrà alla fine batterlo da sola, utilizzando la Marina militare"

"Malta urticante, così non si va avanti". Tensione dopo i maxi sbarchi in Italia

Il fine settimana di Pasqua è stato particolarmente intenso per gli sbarchi a Lampedusa ma i nostri assetti militari sono stati impegnati anche in due maxi operazioni Sar, che hanno portato a carico dell'Italia circa 1200 migranti. Entrambi i barconi sono partiti da Tobruk, nell'area libica orientale, e prima di raggiungere la Sar italiana hanno attraversato il mare tra Cipro, Malta e Grecia. Nessun assetto europeo di questi Paesi è intervenuto, aspettando che i barconi raggiungessero le acque di competenza italiana. In particolare, Malta pare abbia invitato un mercantile a rifornire il barcone con 400 persone a bordo senza, però, chiedere l'intervento Sar. Ancora una volta, l'intero carico di responsabilità è stato addossato sull'Italia, che ha dovuto mandare i suoi assetti ai confini con le acque Sar maltesi per compiere l'intervento, muovendo ben due navi e tre motovedette.

"L'atteggiamento di Malta comincia a diventare urticante. Non è possibile che sistematicamente uno faccia finta di non vedere e non intervenga mai. La nostra Guardia costiera fa meritoriamente il suo lavoro. Le nostre forze dell'ordine sono sotto pressione", ha dichiarato il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Tommaso Foti, ospite al Tg4. Il punto sul quale il deputato ha voluto accendere il focus è che le forze dell'ordine dovrebbero essere preposte a servizi di tutela di ordine pubblico, non "per essere su dei pontili a cercare di mettere ordine a una situazione che non sarà mai in ordine. Perché Lampedusa può ospitare 1600 persone, ma ne arrivano 2000 di colpo".

E davanti all'immobilismo dell'Europa e al menefreghismo degli altri Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, Tommaso Foti ha cercato di scuotere le coscienze: "O l'Europa batte un colpo o l'Italia dovrà alla fine batterlo da sola, utilizzando la Marina militare, perché così è evidente che non si può andare avanti". Un concetto sottolineato anche da Matteo Salvini a Udine: "È fondamentale che l'Europa si svegli e intervenga: è da anni che chiacchiera, ma non ha mai mosso un dito, ed è il momento di dimostrare che esiste una comunità, un'Unione e la solidarietà non è solo a carico dell'Italia, della Spagna della Grecia o di Malta". Quindi, ha aggiunto: "Mille arrivi al giorno non siamo assolutamente in grado di sostenerli economicamente, culturalmente e socialmente".

Nella giornata mondiale del mare, Palazzo Chigi ha diffuso una nota di Giorgia Meloni: "L'Italia è una nazione, allo stesso tempo, continentale e marittima. È nata nel, per e con il mare: la geografia ha plasmato la nostra civiltà e ci ha reso piattaforme naturali per la diffusione della cultura, i commerci e la logistica. Purtroppo, però, l'Italia ha spesso dimenticato questa sua duplice identità, si è percepita come una 'Patria senza mare'".

Quindi, ha aggiunto il premier, "non è stata pienamente consapevole di quanto il mare possa essere una risorsa geostrategica, ambientale, culturale ed economica. Rimettere al centro questo asset e farne un vettore di sviluppo e di ricchezza, da ogni punto di vista, è una priorità del governo".

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