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Pensioni, pronte le modifiche su riscatto lauree e finestre

Lega all'attacco: "Presenteremo emendamenti in assenza di un intervento immediato del governo". Le opposizioni insorgono. Pd: "Prendono in giro gli italiani". M5S: "Non c'è una sola proposta che la destra abbia mantenuto". Fratoianni: "Tre anni in più per smettere di lavorare"

Pensioni, pronte le modifiche su riscatto lauree e finestre

Maggioranza al lavoro per correggere la manovra in tempo utile prima dell'approvazione finale, prevista entro fine anno per non incorrere, com'è noto, all'esercizio provvisorio del bilancio, che minerebbe la fiducia dei mercati. Il governo ha presentato un maxi-emendamento al Senato che interviene su età pensionabile e riscatto della laurea. La Lega fa sapere che "in assenza di intervento immediato del governo noi sicuramente presenteremo emendamenti". Lo ha reso noto il senatore Claudio Borghi. L'intento è quello di modificare l'emendamento del governo per quanto riguarda le finestre e il riscatto della laurea che, di fatto, spiega Borghi, sono "clausole di salvaguardia". L'intento spiega il Carrocci,o è "sopprimere quella parte e sostituirla con una clausola di salvaguardia comprensibile".

Rincara la dose Armando Siri, coordinatore nazionale dipartimenti Lega e consigliere per le politiche economiche di Salvini: "Finché c'è la Lega al Governo non esiste né oggi né mai nessun provvedimento che alzi i parametri dell'età pensionabile men che meno che sottragga il riscatto della laurea. Siamo purtroppo di fronte all'ennesima 'manina' intervenuta sul testo della manovra finanziaria il quale può senz'altro essere sindacato ma solo se approvato dal Parlamento, cosa che in questo caso non è avvenuta e dunque rimane solo mera speculazione".

Da Forza Italia si fa sentire Raffaele Nevi, portavoce nazionale: "Il governo ha inserito delle norme che entreranno in vigore nel 2030, ci ragioneremo", dice ad Affaritaliani. "L'aspettativa di vita cresce e quindi si alza l'età per andare in pensione, chiaramente dobbiamo anche favorire il ricambio nel mondo del lavoro. E comunque l'Italia è uno dei Paesi in Europa dove si va in pensione più tardi. Con calma, ne parleremo e vedremo confrontandoci con il governo ", spiega Nevi. "Forza Italia è soddisfatta delle norme che sono state inserite in Parlamento per modificare la Legge di Bilancio, quelle che avevamo chiesto", prosegue il portavoce del partito guidato da Antonio Tajani, citando l' "abolizione dell'aumento dell'Irap per imprese non finanziarie inavvertitamente inserito nel testo originale, il super-ammortamento per favorire gli investimenti delle imprese, la riscrittura della tassazione sui dividendi e gli affitti brevi".

Non mancano le polemiche da parte dell'opposizione. "Abbiamo già spiegato come il governo Meloni per fare cassa abbia messo le mani sul sistema pensionistico senza alcun confronto con le forze sociali", dichiara l'ex ministro del Lavoro ed esponente Pd Andrea Orlando. "Piuttosto che chiedere ai grandi player dell'energia o alle banche un contributo per una situazione difficile, piuttosto che chiedere quanto dovuto ad Amazon, al quale abbiamo visto è stato fatto un maxisconto di quasi due miliardi, si è preferita un'altra strada. Si è preferito andare a rendere più difficile le condizioni per l'accesso alla pensione: per tutti tre mesi in più e poi una serie di regole che rendono più difficile il maturare dei requisiti. Si stringono le finestre che erano state previste in precedenza per la pensione anticipata e poi si lavora per ridurre il peso che gli anni che hanno portato alla laurea possono costituire nel montante contributivo". E prosegue: "Si ritarda di molto tempo il pagamento della pensione dopo che una persona ha maturato i requisiti. Sostanzialmente si usano le risorse che sono dovute per diritti acquisiti ai lavoratori per fare cassa, e si usano come una banca anziché chiedere i soldi appunto alle banche. Io credo che su tutto questo bisogna mobilitarsi, perché questo è esattamente il contrario di ciò che è stato detto in campagna elettorale per prendere i voti. Vi ricordate? "Cancelleremo la Fornero". La Fornero c'è ancora e le condizioni per andare in pensione - conclude Orlando - le eccezioni che erano previste da una normativa precedente sono state ridotte e diventa ancora più difficile andare in pensione rispetto al testo della Fornero stessa".

Molto polemico il vicepresidente della X commissione del Senato, Orfeo Mazzella (M5S): "Cancellazione della legge Fornero, varo di Quota 41, resa strutturale di Opzione donna, minime a 1.000 euro: sulle pensioni non c'è una sola promessa fatta in campagna elettorale che la destra abbia mantenuto. Anzi, in questi anni FdI, Lega e FI sono andati in direzione opposta: allungamento dell'età pensionabile, stretta sui canali di uscita anticipata, eliminazione di Opzione donna, taglio delle rivalutazioni e, in ultimo, aumento della finestra mobile per la pensione anticipata e una mazzata sul riscatto della laurea, anche per chi ha già pagato. Con Elsa Meloni e Mario Giorgetti la pensione è come l'acqua nel deserto: un miraggio. Siamo al 'fine lavoro mai', col plauso di quell’Europa a cui promettevano di spezzare le reni. Sono davvero senza pudore".

Usa il sarcasmo Matteo Renzi, leader di Italia Viva: "Salvini diceva: 'Se non abolisco la Fornero spernacchiatemi. Spernacchiamolo, ci vuole un esercito di lama per Salvini", dice in tv a 'L'aria che tira su La7'. "Salvini è andato sotto casa della Fornero e ha detto 'mi prudono le mani': che si prenda a schiaffi. Se gli prudono le mani, Salvini si deve prendere a schiaffi da solo, perché questa storia della Fornero è passata da dieci anni di massacro di Elsa Fornero e di chi aveva votato quella riforma".

"Quello che il governo ha fatto sulle pensioni si chiama tecnicamente furto", tuona Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro. "Senza alcun confronto con le parti sociali - spiega - il governo allunga l'età pensionabile, nonostante le promesse di abolizione della legge Fornero, e contemporaneamente colpisce diritti già acquisiti. A persone che hanno pagato di tasca propria - spiega l'esponente dem - per riscattare gli anni di studio viene detto che quei sacrifici non valgono più. Dal 2031 perderanno sei mesi, poi un anno, poi diciotto mesi, fino ad arrivare a due anni e mezzo nel 2035. È come dire: la vostra laurea è carta straccia e i soldi versati allo Stato restano allo Stato. È l'austerità che ispira questo governo. Hanno combattuto i 'salotti buoni' prima di arrivare al potere e oggi invece ci stanno comodamente seduti, scaricando il costo delle loro scelte su lavoratrici e lavoratori. Sul fronte del salario minimo - conclude Scotto - la Corte costituzionale ha respinto il ricorso del governo contro la legge della Regione Puglia che fissava negli appalti una soglia minima di 9 euro l'ora. È uno schiaffo alla propaganda del governo Meloni. Da tre anni non hanno fatto nulla contro il lavoro povero, limitandosi a sabotare le proposte dell'opposizione. Ora si riapra immediatamente una discussione seria sul salario minimo".

Attacca Salvini anche Nicola Fratoianni di Avs: "Questo era Matteo Salvini pochi giorni prima delle elezioni: ‘Qual’è l’impegno della Lega? Azzerare la legge Fornero e avviare quota 41, e se ci avrete dato il voto e avremo vinto le elezioni e non avremmo fatto quello che ho detto siete titolati a spernacchiare’. Ecco sono ormai tre anni che sono al governo e non solo non hanno cancellato la famigerata legge Fornero ma l’hanno addirittura peggiorata. I pochi spiccioli che avevano messo sulle pensioni nella manovra li hanno dirottati rapidamente verso altri lidi, rispondendo sempre ai soliti interessi. E hanno punito chi ha lavorato più di quarant'anni e chi ha speso migliaia di euro per riscattare la laurea. Lo volete sapere qual è il risultato finale? 33 mesi in più per andare in pensione, sono quasi tre anni di vita, l’ennesima promessa tradita. Non so se Salvini debba essere spernacchiato, questo lo decideranno i cittadini italiani.

Quello che so per certo è che Giorgia Meloni si è trasformata in Giorgia Fornero". "Questi della destra dovrebbero vergognarsi, e dovrebbero chiedere scusa - conclude Fratoianni - ai cittadini a cui hanno estorto il voto con promesse vuote e che hanno rapidamente tradito".

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