Interni

"La cultura è di tutti". Così Meloni mette a tacere le accuse della sinistra

Il premier, con una lettera inviata a Repubblica, risponde alle accuse e denuncia il monopolio della cultura di una certa sinistra: "È un'idea che intendo combattere"

"La cultura è di tutti". Così Meloni mette a tacere le accuse della sinistra

Dopo aver spezzato un silenzio di ventisette anni tra Cgil e Palazzo Chigi, oggi il premier Giorgia Meloni smonta un altro teorema della sinistra italiana: il cosiddetto “monopolio” della cultura. Secondo la visione di Repubblica e di alcuni esponenti di sinistra, tra cui il leader di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, il presidente del consiglio avrebbe citato “impropriamente” il pensatore francese Ernest Renan mistificando prima il suo pensiero e poi il suo concetto di “Nazione”. Giorgia Meloni, dopo aver assistito a due giorni di polemiche inutili, decide di rispondere a tono con una lettera inviata questa mattina a Repubblica.

La citazione di Renan

Lo scorso 17 marzo, per celebrare l’Unità d’Italia, Meloni ha citato una frase del pensatore francese Ernest Renan, autore, dal suo personale punto di vista, della “più bella definizione di Nazione”.“La Nazione – scrive Renan – è una grande solidarietà, un plebiscito che si rinnova ogni giorno e che si fonda sulla dimensione dei sacrifici compiuti e di quelli che ancora siamo disposti a compiere insieme". Un modo per celebrare l’Unità d’Italia e omaggiare il pensatore francese.

La sinistra attacca Meloni

Passano solo poche ore e la sinistra, con in testa Nicola Fratoianni, prende la palla al balzo per attaccare il premier e rivendicare il monopolio della cultura. Il segretario di Sinistra Italiana, con sprezzo del ridicolo, commenta così il messaggio di Giorgia Meloni: “Doveva proprio ricordare il teorico della razza ariana e del razzismo?”. Niente da fare: la sinistra, oltre a professare una superiorità morale nei confronti degli avversari politici, prova a politicizzare la cultura per attaccare l’esecutivo di centrodestra. Il solito film, visto e rivisto. E sulle colonne de La Repubblica, il commento del giornalista e scrittore, Corrado Augias, non è da meno. Il titolo dell’editoriale è un monito a Giorgia Meloni e al governo che presiede:“Giù le mani da Ernest Renan”. “Giorgia Meloni – dice Augias – ne ha fatto quasi l’alfiere del nazionalismo. Difendo Ernest Renan dagli strattoni che lo hanno tirato di qua e di là inserendolo sgarbatamente e in modo improprio nella polemica politica”.

La risposta del premier

Questa mattina, sempre sulle colonne di Repubblica, arriva la risposta del premier Meloni.“Anche su questo – scrive il presidente al direttore Maurizio Molinari – si è riusciti a creare una polemica. “Rispondo volentieri a Lei e ad Augias: non ci penso per niente a ‘mettere giù le mani' da Renan. Intendo usare lui e ogni altro autore che abbia scritto cose che condivido”. Meloni centra perfettamente il cuore della questione e, in un colpo solo, smonta la sinistra giornalistica e politica. “Io – conclude il premier – non ho mai pensato che la letteratura potesse essere ‘nostra’ o ‘loro’, o che si potessero leggere libri ‘autorizzati’ dalla propria parte politica”. La denuncia di Meloni è tranchant: “Questa è l’idea di cultura che ha certa sinistra.

È un idea di cultura che intendo combattere”.

Commenti