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"Dureremo 5 anni, non ci divideranno". L'orgoglio di Salvini dal palco di Pontida

Il leader della Lega affronta tutti gli obiettivi del suo partito e del governo Meloni: "Con Giorgia non riusciranno a dividerci, abbiamo tanti obiettivi in comune"

"Dureremo 5 anni, non ci divideranno". L'orgoglio di Salvini dal palco di Pontida

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"Dureremo 5 anni, non ci divideranno". L'orgoglio di Salvini dal palco di Pontida

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Matteo Salvini arringa il pubblico della Lega nel discorso conclusivo del tradizionale raduno annuale di Pontida. Quello del vicepresidente del Consiglio è una sorta di intervento programmatico di quello che intenderà fare il Carroccio nel governo da qua ai prossimi quattro anni. Le parole "libertà" e "diritti" sono il fil rouge che accompagna gli obiettivi del leader della Lega, il quale unisce la presenza di Giorgia Meloni a Lampedusa con quella della festa del Carroccio nel Bergamasco: "Noi siamo la sintesi di destini e obiettivi comuni", garantisce.

L'abbraccio con la Le Pen

Il discorso precedente di Marine Le Pen è l'occasione di ritornare alla sfida delle elezioni Europee e all'alleanza con il Rassemblement National: "Insieme siamo determinati e destinati a vincere in Italia e in Europa", è la sua certezza. Questo perché, insieme, sarà "fondamentale mandare a casa la sinistra dall'Europa, per difendere il nostro modello culturale, alimentare, economico e sociale". Poi, la stoccata al Partito Democratico: "Abbiamo una sinistra in Italia e in Europa che va al rovescio: tra banchieri e operai sceglie i banchieri, tra le multinazionali e gli artigiani sceglie le multinazionali".

Salvini: "Fermeremo l'invasione"

Sempre a proposito di Lampedusa, "sull'immigrazione ho fatto e farò, e tutti insieme faremo, tutto quelo che è democraticamente permesso per bloccare un'invasione che rischia di essere disastrosa". Matteo Salvini, dal palco di Pontida, ribadisce quiandi che sarà usato a "ogni mezzo necessario che la tecnologia ci mette a disposizione". L'ex ministro dell'interno è imputato a Palermo per il caso Open Arms dell'agosto 2019: "Nell'udienza del 6 ottobre, guardando in faccia Richard Gere, porterò il sorriso del popolo italiano: Richard, bacioni. E se ti piacciono apri le tue ville e portali là".

La sfida all'Europa

Nel suo lungo discorso, Matteo Salvini sfida l'Unione Europea sui temi ambientalisti: "Non vorrei fra qualche anno un Paese green, ma infelice e disoccupato", è il suo appunto. Sull'imminente manovra finanziaria - specialmente dopo le polemiche con Paolo Gentiloni, commissaria Ue agli Affari economici - il vicepremier mette in guardia: "Chi pensa a un ritorno del patto di stabilità. vive su Marte".

Le battaglie in Italia

Tornano invece alle tematiche più strettamente connesse con la politica interna italiana, Salvini rivendica e difende "il diritto del bambino a venire al mondo se ci sono una mamma e un papà, un uomo e una donna. Mai l'utero in affitto", è il suo urlo di battaglia. Si parla poi delle sostanze stupefaciente: "La droga è morte, sconfitta, buio, fine. Mi vergogno di quei politici che parlano con sufficienza di droga. Con la Lega al governo non ci sarà mai lo stato spacciatore". Il progetto per il Ponte sullo stretto di Messina è solo all'inizio: "Ho trovato al mio Ministero centinaia di opere ferme, per colpa dei signori del no: i no tav, i no ponte, i no diga. Evviva la Pontida dei sì, evviva l’Italia dei sì", scandisce il leader leghista dal palco di Pontida. Infine, un abbraccio a tutto il popolo di militanti e simpatizzanti del suo partito presenti sotto il palco: "La Lega ha l'obiettivo di governare non per 5 anni, ma per i prossimi 10 anni.

Dobbiamo tornare a sognare in grande, e stiamo lavorando per farlo".

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