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Tommaso Cerno al Tg1: "Minacce, intimidazioni e fatwe ma su Hannoun avevamo ragione noi"

Il direttore de il Giornale ha commentato al telegiornale di Rai Uno l'indagine che ha portato agli arresti del presidente dei palestinesi in Italia e di altre 8 persone accusate di essere legate ad Hamas

Tommaso Cerno al Tg1: "Minacce, intimidazioni e fatwe ma su Hannoun avevamo ragione noi"
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L'arresto di Mohammad Hannoun ha fatto molto rumore nel mondo politico italiano, non solo perché è considerato uno dei capi di Hamas all'estero ma soprattutto perché fino a poco tempo fa si è fatto fotografare con ben più di un esponente dei partiti che oggi siedono in parlamento, dal M5s al Partito democratico. Il Giornale e il Tempo raccontano da tempo i movimenti sospetti del presidente dell'Associazione dei palestinesi in Italia ma fino a questo momento non c'era stato grande seguito ma, anzi, minacce di querele e querele piovute incessantemente, oltre a minacce di morte e gravi intimidazioni.

"Abbiamo provato a raccontare chi era Mohammed Hannoun, con una inchiesta che portato minacce, intimidazioni e fatwe. Ma oggi sappiamo con questo arresto che avevamo molte ragioni e che i documenti che abbiamo pubblicato su lui e le sue associazioni conducono direttamente ad Hamas", ha dichiarato il direttore de il Giornale Tommaso Cerno al Tg1 delle 20. Nel frattempo ci sono stati 9 arresti, compreso quello di Hannoun, in un'indagine che va avanti da anni e che ha permesso di far emergere collegamenti interni ed esterni, di ricondurre movimenti di denaro e contatti a una rete che si muoverebbe sotto l'egida di Hamas da ormai molti anni. Tutto partiva da Genova ma Hannon aveva interessi anche a Milano, dove ha partecipato a innumerevoli manifestazioni. Oltre agli arresti sono state applicate misure cautelari anche alle associazioni, che però hanno dichiarato di non interrompere la propria attività.

"Anche se i nostri conti restano chiusi, non smetteremo di fare del bene", hanno reso noto dall'Associazione Benefica di Solidarietà con il Popolo Palestinese in Italia il giorno di Natale. Sul sito dell'associazione, ci sono numerosi video e comunicati sul lavoro dell'associazione, gli stessi che Hannoun mandava anche via whatsapp alla stampa, insieme ai comunicati dell'Api. Secondo i magistrati che hanno firmato l'ordinanza di custodia cautelare, l'operazione si è resa necessaria in queste ore in quanto Hannoun sarebbe stato in procinto di lasciare l'Italia per dirigersi in Turchia: pare che la partenza fosse fissata per la giornata di oggi e che la famiglia lo avrebbe raggiunto a breve.

"Siamo molto tranquilli, perché siamo sicuri che la giustizia italiana farà il suo corso, e Hannoun sarà prosciolto dalle accuse, come già è accaduto 15 anni fa", fanno sapere dalla comunità islamica di Genova. "La sua è un'attività benefica che porta avanti da moltissimi anni, ed è destinata alla popolazione civile. E tutti sappiamo di quanto bisogno di aiuti c'è a Gaza ancora oggi", hanno aggiunto.

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