
Pomeriggio molto importante per i partiti che compongono la coalizione del centrodestra per fare il punto sulle elezioni regionali che si terranno tra la fine del 2025 e l'inizio del 2026. A Palazzo Chigi è durato circa un'ora e mezza il vertice che visto la partecipazione dei leader di Fratelli d'Italia, Forza Italia, Lega e Noi moderati, ovvero rispettivamente la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini e infine Maurizio Lupi. Al centro della riunione la definizione delle candidature per le prossime consultazioni previste tra autunno e massimo inizio primavera in Veneto, Toscana, Marche, Campania e Puglia, più la Regione Valle D'Aosta dove però i cittadini non eleggono direttamente il presidente della Giunta.
Il primo esponente a commentare a caldo subito dopo la conclusione dell'incontro nella sede del governo nazionale è stato Salvini: "È andato benissimo", la breve valutazione da parte del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Poco dopo il segretario della Lega, all'uscita dal Question Time alla Camera dei Deputati, ai giornalisti che gli chiedevano su chi sarà il candidato del centrodestra in Veneto, ha risposto scehrzando: "Io". Dal canto suo, Tajani dichiara a proposito del faccia a faccia: "Abbiamo fatto il punto della situazione come nei tanti incontri di maggioranza, a dimostrazione del fatto che nel governo c'è perfetta sintonia. Andremo avanti fino alla fine della legislatura. Siamo tre partiti diversi, ma l'obiettivo è comune". Ed è proprio sull'ente territoriale del Nord-Est che l'alleanza che guida il nostro Paese è chiamata a trovare una sintesi su un nome che si proporrà a successore di Luca Zaia, il quale per legge non potrà ricandidarsi per un suo quarto mandato da governatore. Qua il Carroccio rivendica la precedenza su un nome unitario, anche se ancora non sono escluse del tutto le opzioni di Flavio Tosi per Forza Italia e di Luca De Carlo per Fratelli d'Italia.
Al momento, l'unica vera certezza riguarda la Regione Marche. A Palazzo Raffaello, infatti, è insediato da cinque anni Francesco Acquaroli (FdI) e sulla riconferma di una sua candidatura a presidente della Giunta non ci sono assolutamente dubbi, soprattutto dopo la recente pubblicazione annuale svolta da Noto Sondaggi per il Sole 24 Ore - per rilevare il gradimento degli amministratori locali - che ha certificato un balzo del 7,5% rispetto al 2024 (e del 5% rispetto all'anno prima) e che gli ha consentito di raggiungere una maggioranza assoluta (50,5%) di appoggio al suo operato da governatore.
Per il resto, sono ancora tutti da ufficializzare i nomi di Alessandro Tomasi (sindaco di Pistoia) e di Edmondo Cirielli (attuale viceministro agli Esteri) rispettivamente in Toscana e in Campania: entrambi appartengono al partito della Meloni. Mentre Forza Italia potrebbe essere rappresentata dal deputato azzurro Mauro D'Attis per la corsa in Puglia.