"Utile per la giustizia sociale". Visco invoca il salario minimo e spinge sui migranti

Il governatore della Banca d'Italia sorride al salario minimo. L'appello di Conte: "Meloni lo ascolti". Ma Tajani frena: "Meglio il taglio del cuneo fiscale"

"Utile per la giustizia sociale". Visco invoca il salario minimo e spinge sui migranti
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Da parte di Ignazio Visco arriva un'apertura a una storica battaglia portata avanti dal Movimento 5 Stelle. Il governatore della Banca d'Italia ha sorriso alla possibilità di introdurre un salario minimo, definito con il necessario equilibrio, che a suo giudizio "può rispondere a non trascurabili esigenze di giustizia sociale". L'ha reputata un'opzione doverosa da valutare, considerando che in molti non hanno un'occupazione regolare o "non si vedono riconosciute condizioni contrattuali adeguate".

Visco invoca salario minimo e migranti

Nel 2022, con la ripresa sostenuta della domanda di lavoro, si è assistiti a una crescita notevole della trasformazione di contratti temporanei in permanenti. Tuttavia Visco, intervenuto nelle considerazioni finali del suo ultimo mandato in occasione della presentazione della Relazione annuale, ha fatto notare che in molti casi il lavoro a termine "si associa a condizioni di precarietà molto prolungate".

Inoltre, visti i cambiamenti demografici in corso, ha posto l'attenzione sul fatto che l'aumento dei redditi e un deciso miglioramento delle opportunità di impiego "richiedono un innalzamento della qualità e capacità produttiva dell'intero sistema economico".

Non solo il salario minimo: Visco ha invocato anche i migranti. A tal proposito ha parlato della gestione dei flussi migratori sottolineando l'importanza di politiche di formazione e integrazione, "indispensabili per l'inserimento dei migranti nel tessuto sociale e produttivo". Si è concentrato anche sul fatto che nei prossimi 20 anni la crescita economica non potrà contare su un aumento endogeno delle forze di lavoro: "Gli effetti del calo della popolazione nelle età centrali potranno essere mitigati nel medio periodo, oltre che da un allungamento dell'età lavorativa, solo da un aumento del saldo migratorio".

L'appello di Conte a Meloni

Via Facebook non è tardato ad arrivare il post di Giuseppe Conte, che ha rilanciato le parole pronunciate dal governatore della Banca d'Italia per appellarsi al governo guidato da Giorgia Meloni. L'esecutivo di centrodestra è stato accusato di continuare "a fare orecchie da mercante". La proposta di legge per introdurre un salario minimo legale arriverà in Aula, alla Camera, il 23 giugno. "Facciamoci sentire. Il 17 giugno saremo in piazza a Roma per dire basta vite precarie", ha scritto il presidente del Movimento 5 Stelle.

La linea di Tajani

Nella sua applicazione il salario minimo rischia di essere controproducente. Antonio Tajani ha annotato che le regole dell'Unione europea si riferiscono alle situazioni in cui non c'è una contrattazione collettiva con una percentuale oltre l'80%: "In Italia siamo a circa il 90%". Motivo per cui ha sostenuto che per i lavoratori risulta essere più vantaggioso un salario fissato dalla contrattazione collettiva.

Il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri, incontrando i giornalisti prima del vertice a Roma con i giovani di Forza Italia, ha concluso indicando il taglio del cuneo fiscale come una delle tante vere risposte che il governo intende mettere in campo per andare incontro alle

esigenze dei lavoratori: "Anche con l'abbassamento del cuneo fiscale, che noi vogliamo stabilizzare a partire dall'inizio di gennaio del prossimo anno, si potrà dare una risposta ai lavoratori e alle imprese".

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