Cronaca locale

Lissner col Balletto della Scala a Madrid

Il corpo scaligero inaugura la stagione del Teatro Real con un trittico di opere novecentesche, da Balanchine a Robbins e Maurice Béjart

Stefania Malacrida

Aveva annunciato propositi di apertura della programmazione della Scala all’Europa. Detto fatto. La settimana prossima Stephan Lissner, sovrintendente del tempio del Piermarini, volerà in Spagna, al Teatro Real di Madrid. Lui, ospite d’onore in platea. Mentre sul palco si esibirà il Corpo di ballo scaligero, che darà così inizio alla nuova stagione artistica madrilena.
Inaugurazione originale, all’insegna delle movenze mute dei ballerini, piuttosto che dei superacuti di soprani e tenori. Dalle quinte della Scala i ballerini non hanno mancato di sottolineare come poche volte sia stato dato un rilievo internazionale a spettacoli che non fossero legati alla lirica. Ottima occasione per presentare un repertorio d’eccezione, attinto ai capolavori della danza di tutti i tempi.
Geometrie aggraziate, ma anche ardite, visto che su Palco del Real dal 6 all’11 settembre andrà in scena un trittico di opere novecentesche, firmate da maestri dell’ultimo secolo.
A cominciare da George Balanchine. Il suo Theme and variations è definito dagli esperti un capolavoro di perfezione strutturale. Figure astratte, disegnate nell’aria dai primi ballerini Marta Romagna e Alessandro Grillo, in alternanza con Sophie Sarrote e Massimo Garon.
A seguire l’opera di un altro mito del balletto del Novecento, quel Jerome Robbins noto per la più popolare esperienza di West Side Story ma dal cui genio è nata anche la più raffinata The Cage, interpretata sul palco madrileno da Gilda Gelati, Francesco Ventriglia e ancora Marta Romagna, in alternanza con Chiara Fiandra e Raffaella Benaglia. Infine, a chiudere la serata il lavoro di un artista francese: Maurice Béjart, autore del rivoluzionario Le sacre du printemps. Una composizione rivoluzionaria. Insieme al Béjart Ballet di Losanna, il balletto scaligero è l’unico in grado di rappresentarlo.
Sotto i riflettori i primi ballerini Deborah Gismondi, Massimo Murru, Andrea Boi e Andrea Volpintesta. Tutte pietre miliari del balletto più recente. E tutte opere che rappresentano le acquisizioni più recenti nel repertorio scaligero, messe in scena dall’ensemble soltanto lo scorso anno.
È invece la prima volta in assoluto che il Corpo di ballo si esibisce su suolo spagnolo. Un debutto accolto con soddisfazione dagli artisti del Teatro, supportati nell’esperienza spagnola dalla presenza di Lissner. Subito dopo l’apertura, il sovrintendente presenterà alla stampa spagnola l’intera nuova programmazione della Scala.
Ma l’impegno europeo non finisce qui. Sono in programma numerosi altri appuntamenti su suolo straniero per il tempio del Piermarini.

Collaborazioni con prestigiose istituzioni, tra cui, già annunciate, quelle con l’Opéra Nationale di Parigi, con la Staatsoper Unter den Linden di Berlino, il Teatro São Carlos di Lisbona e il Theatre du Capitole di Tolosa.

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