Guerra in Ucraina

"Putin collaborerà all'inchiesta sui crimini di guerra": ecco cosa sta succedendo

Il presidente russo Putin sembra intenzionato a collaborare sull'inchiesta internazionale dei crimini di guerra compiuti dal suo esercito in Ucraina: è quanto affermato dal cancelliere austriaco Nehammer in una lunga intervista alla Nbc

"Putin collaborerà all'inchiesta sui crimini di guerra": ecco cosa sta succedendo

Vladimir Putin "collaborerà all'inchiesta internazionale" sui crimini di guerra commessi in Ucraina dall'esercito russo secondo le accuse della comunità internazionale: lo ha fatto sapere lo stesso presidente russo al cancelliere austriaco, Karl Nehammer, durante il loro incontro avvenuto a Mosca lo scorso 11 aprile. Intervistato dalla Nbc, Nehammer ha comunque dichiarato che Putin "non si fida del mondo occidentale. Quindi, questo sarà il problema in futuro", ha aggiunto. L'intervista, di cui è stata pubblicata un'anticipazione, verrà trasmessa interamente nella giornata di oggi.

"Pensa che sta vincendo..."

Il cancelliere austriaco non ha però specificato a quale inchiesta si riferisse Putin, in particolare se a quella della Corte penale internazionale oppure a quella dell'Onu. Ricodiamo che Nehammer è stato il primo leader europeo a incontrare Putin dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina lo scorso 24 febbraio. Come ha fatto sapere il cancelliere nell'anticipazione della sua lunga intervista all'emittente americana, lo zar ragiona "nella sua logica di guerra" e pensa che stia vincendo, tant'é che la senzazione è che "la guerra fosse necessaria per garantire sicurezza alla Federazione Russa".

"È nel suo mondo"

Nella speranza che davvero, quel colloquio dell'11 aprile tra i due leader, possa portare lo zar a collaborare all'inchiesta, Nehammer ha fatto capire come comunque il presidente russo non abbia fiducia nella comunità internazionale e accusa gli ucraini di genocidi nella regione del Donbass. "Quindi, essendo ora nel suo mondo, ritiene di stare vincendo la guerra", sottolinea Nehammer. Il problema per l'immediato futuro del mondo occidentale sarà questo: come abbiamo visto sul Giornale.it, Putin punta a rifarsi delle numerose umiliazioni fin qui subìte: il cambio di strategia, l'arretramento in Donbass, le migliaia di perdite di soldati, carri armati, mezzi militari e, non ultimo, l'incrociatore Moskva punta di diamante della marina russa. Ecco perché le dichiarazioni di Putin al cancelliere austriaco sanno di boutade.

"Necessari corridoi umanitari"

Nella sua opera di "convincimento", Nehammer ha raccontato a Putin tutto ciò a cui ha assistito dall'inizio del conflitto, dai crimini di guerra (numerosi e indescrivibili) alle "massicce perdite dell'esercito russo. Gli ho detto che c'è bisogno di corridoi umanitari per città come Mariupol o Kharkiv, per esempio. I civili hanno bisogno di acqua e dobbiamo prenderci cura dei feriti lì", ha raccontato riferendosi al suo colloquio con Putin. Intanto, la tensione tra Russia e Regno Unito resta alle stelle dopo le notizie di addestratori britannici a Kiev per aiutare le truppe ucraine e le misure prese dal Cremlino contro il premier Johnson.

Il governo di Londra accusa la leadership russa di stare "preparando nuove menzogne per coprire le atrocità commesse dalle sue truppe sulla popolazione civile in Ucraina".

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