Mondo

Grillo con Putin: "No al mito del orso russo invasore..."

Beppe Grillo posta sul proprio blog l'analisi di Danilo Della Valle, che spiega le ragioni per le quali la Russia non avrebbe alcun interesse a portare avanti una guerra d'invasione in Ucraina, e sprona l'Europa al dialogo

Grillo con Putin: "No al mito del orso russo invasore..."

Da settimane non si fa che parlare di una imminente invasione dell'Ucraina da parte della Russia, eppure, sino ad ora, niente del genere è avvenuto. Che cosa sta effettivamente accadendo? Ancora oggi, nonostante la notizia della decisione del governo russo di ritirare le truppe, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden continua a parlare di "rischio concreto", minacciando sanzioni pesanti. "La data del 15 Febbraio 2022 entrerà nella storia come il giorno del fallimento della propaganda di guerra da parte dell’Occidente”, è stato invece il secco commento di Maria Zakharova, portavoce del Ministero degli Esteri russo.

Importante, in un momento come questo, analizzare i fatti con lucidità e cercare di fare chiarezza. Questo il messaggio che sembra voler dare Beppe Grillo, che sul proprio blog ha postato un articolo dell'analista politico Danilo Della Valle, il quale spiega come l'Europa in questo periodo storico abbia in realtà bisogno "di promuovere il multilateralismo e la cooperazione".

"L'Europa non ha bisogno di guerre"

"Fiumi di inchiostro e di parole trovano spazio nei tg e nelle tribune politiche confermando il mito dell'orso russo invasore che tanto è di moda in Occidente da tempo immemore. La narrazione classica russofoba, avviata con il mito dell'espansionismo russo e la fabbricazione del falso testamento di Pietro il Grande ad opera di Luigi XV, coadiuvato da diversi aristocratici polacchi, continua ad essere alimentata ancora in Europa", è il duro attacco di Della Valle, che sprona l'Europa a privilegiare invece il dialogo e la via diplomatica, senza trascinare i Paesi nella guerra.

L'Europa, infatti, non ha bisogno di conflitti, specialmente con i paesi vicini. Anche perché sanzioni e guerre non porterebbero benefici neppure agli stessi cittadini europei. Il messaggio di Della Valle è chiaro: "Non cadere nelle provocazioni di chi vuole usare il nostro Continente come esca per perseguire i propri interessi egemonici".

"Per la Russia una guerra non avrebbe senso"

Ma allora come siamo giunti a questo punto? Secondo la tesi dell'analista politico riportata da Grillo, gli Stati Uniti nutrono ancora la tentazione di spingere la Russia all'angolo tramite la Nato, così da depotenziarla e potersi "dedicare alla questione cinese, vero obiettivo degli Usa per la competizione planetaria".

Gli Stati Uniti, dunque, avevano parlato del 16 febbraio come data X per l'invasione russa, eppure nulla di ciò è accaduto. In circostaze di questo genere, tuttavia, gli eventi possono accadere molto rapidamente, perciò non si può del tutto parlare di pericolo scampato. Danilo Della Valle, tuttavia, fa notare che al momento la Russia non avrebbe alcun interesse a portare avanti una guerra di invasione dell'Ucraina."Nessun russo scommetterebbe sul cominciare una guerra in inverno", afferma l'analista, che aggiunge: "Basterebbero 140mila uomini ad entrare in Ucraina dalla parte est, senza dubbio, visto che i russi troverebbero terreno fertile nella popolazione che non ha mai accettato il colpo di Stato di Maidan nel 2014, ma poi sarebbe difficile restare in Ucraina, senza grossi spargimenti di sangue, considerando che la parte ovest del Paese, diciamo quella storicamente poco incline alla Russia, sarebbe un terreno di scontro civile-militare".

Anche sul campo economico, inoltre, la Russia sa benissimo che un conflitto andrebbe a peggiorare le relazioni con i paesi europei, per non parlare poi del rischio sanzioni. Il comportamento della Russia, con i suoi 140 mila soldati schierati ai confini con l’Ucraina, potrebbe essere stato piuttosto un tentativo di sondare le reazioni di Europa ed Usa, e frenare l'avanzata della Nato.

"Mosca vuole rassicurazioni affinché l’alleanza atlantica tolga dalle proprie mire Ucraina, Georgia e Bielorussia", è l'analisi di Della Valle.

Commenti