Coronavirus

Scatta una nuova "zona rossa". Ora la paura "divora" Palermo

Le quattro strutture della "Missione Speranza e Carità" di Biagio Conte, a Palermo, diventano da zona rossa. Lo ha stabilito il governatore Nello Musumeci, con una propria ordinanza, dopo gli oltre trenta casi di positività accertati fra gli ospiti del centro

Scatta una nuova "zona rossa". Ora la paura "divora" Palermo

Focolaio di positivi nella missione "Speranza e Carità" di Palermo e scatta la zona rossa in città. A Palermo adesso, la paura cresce perché il capoluogo ad oggi è il più colpito della Sicilia. Secondo i dati forniti sull'epidemia, solo ieri i contagiati sono stati 179 in appena 24 ore per un totale ad oggi di 2157 persone risultate positive. Il focolaio scoppiato all'interno delle quattro strutture della Missione hanno costretto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, a firmare con una propria ordinanza, la zona rossa "per contrastare la diffusione del Coronavirus".

La situazione emersa è particolarmente seria, in particolare nella struttura più grande, che ospita circa 600 cittadini stranieri, con un tasso di positività oltre il 60 per cento dei tamponi effettuati, aggravata dalla condizione di difficile - se non impossibile - rispetto del distanziamento sociale e ancor meno isolamento dei positivi asintomatici. "In atto i positivi accertati sono 32 sui 50 tamponi di cui si è avuto l'esito", fanno sapere dal comune di Palermo, ma altri tamponi si stanno facendo in queste ore. I medici dell'Azienda sanitaria provinciale stanno continuando a effettuare quanti più tamponi possibili per fotografare la situazione attuale, al lavoro ci sono quattro squadre USCA (Unità Speciali di Continuità Assistenziali) dell’Asp di Palermo. I cancelli della cittadella dei poveri sono presidiati dalle forze dell'ordine. “I positivi asintomatici – ha spiegato il Direttore generale dell’Azienda sanitaria, Daniela Faraoni – saranno trasferiti, in condizioni di sicurezza, al Covid Hotel San Paolo. Da questa mattina, oltre ad avere destinato in pianta stabile una squadra USCA per ogni comunità, siamo anche presenti con i nostri tecnici della prevenzione per fornire alla Missione tutto il supporto necessario per valutare e verificare le condizioni sanitarie necessarie a prevenire il diffondersi del contagio”. Fra le criticità emerse c'è anche l’identificazione degli ospiti, per questo motivo è stato chiesto anche il supporto da parte dei Nas. "Ho chiesto da subito all'Asp di Palermo di attivare ogni iniziativa utile per evitare il propagarsi del contagio fra gli ospiti di queste strutture - dice il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci -. Per quanto di competenza stiamo cercando di assicurare ogni sostegno assistenziale".

Tra i positivi ci sono anche due Missionari che sono stati ricoverati con una polmonite abbastanza seria, anche se sulle condizioni di salute c'è il massimo riserbo. "La Missione rappresenta soprattutto il cuore generoso della città verso le tante emergenze di povertà materiali e spirituali di questa società - spiegano in una nota -. I pochissimi missionari e volontari sono allo stremo delle forze e continuano a darsi da fare, cercando di essere attenti ma chiediamo di continuare ad aiutare la Missione con tutti gli aiuti possibili, anche attraverso una parola buona". Anche il primo cittadino Leoluca Orlando ha fatto visita alla struttura. "Sono venuto a salutare quanti vivono all'interno della Missione Speranza e Carità, ovviamente rimanendo all'esterno e distanziato - ha dichiarato il sindaco - invitandoli a seguire le prescrizioni dell'autorità sanitaria, per il bene loro e di tutti quelli che sono con loro in contatto". Orlando ha scritto una missiva al premier Giuseppe Conte. Secondo il sindaco "la particolare condizione di fragilità e promiscuità della situazione, aggravata dal rifiuto di lasciare la struttura per recarsi presso l'albergo Covid-19 da parte di numerosi positivi, rischia di determinare una situazione di grave rischio sanitario e sociale per l'intera comunità locale". Orlando ha scritto direttamente al premier Giuseppe Conte chiedendo di intervenire sulla Missione.

"Credo necessario, nel confermare la piena collaborazione da parte della Amministrazione comunale per quanto di propria competenza, un intervento del Governo nazionale e/o comunque da parte di tutte le Autorità comunque e diversamente competenti, sì da scongiurare il grave rischio accennato", conclude Orlando.

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