Misteri Reali

Marco Antonio, la morte, la tomba: il mistero di Cleopatra, ultima Regina d'Egitto

Le ultime ipotesi sulla morte della sovrana più famosa della Storia e sull'ubicazione della sua tomba, uno dei misteri irrisolti del mondo moderno

Marco Antonio, la morte, la tomba: il mistero di Cleopatra, ultima Regina d'Egitto

Cleopatra (69 a.C.-30 a.C.) è uno di quei personaggi su cui si è scritto e detto di tutto, eppure si ha sempre l’impressione di non avere parlato abbastanza. C’è sempre un lato oscuro, un’altra prospettiva che aspetta di essere esaminata. Le calunnie perpetrate da alcuni suoi contemporanei e, in parte, anche dai posteri contro la sovrana, a cui non vennero perdonati la grande intelligenza e il carattere intrepido, non hanno facilitato le cose ai numerosi studiosi che hanno cercato di capire di più sulla sua vita e sulle sue scelte politiche. Nonostante tutto il nome dell’ultima regina d’Egitto ha attraversato il tempo, diventando sinonimo di indipendenza e realizzando il sogno di immortalità degli antichi Egizi. C’è, però, un grande mistero che non è ancora stato svelato, relativo alla fine di Cleopatra, all’ultimo atto della sua esistenza dopo la Battaglia di Azio: il luogo della sua sepoltura. Trovarlo non significherebbe solo fare la scoperta del secolo, ma dare concretezza a un personaggio storico la cui fama sfiora la leggenda.

L’ultima regina d’Egitto

Quando ci si confronta con la vita di una grande personaggio del passato, occorre evitare di osservarla con gli occhi della modernità, con i parametri del nostro mondo, che ha una consapevolezza diversa, raggiunta dopo secoli di errori, successi, fallimenti. La storia di Cleopatra è quella di una donna e di una Regina che ha lottato per ottenere e conservare il potere, ma anche per assicurare un futuro all’Egitto. Ciò ha significato intraprendere uno scontro mortale con la sua stessa famiglia. Quando Tolomeo XII morì, nel 51 a.C., lasciò quattro eredi, due maschi e due femmine, tra cui Cleopatra. A quanto sembra i rapporti non erano dei migliori: i fratelli non si guardavano con affetto, ma con timore e sospetto. Tutti volevano il trono e vedevano gli altri come nemici.

Prima della sua morte Tolomeo XII designò come eredi Cleopatra, appena 18enne e suo fratello, Tolomeo XIII, che aveva solo 10 anni (dunque la reggenza venne affidata al tutore Potino e al generale Achilla). I due dovevano regnare, come da consuetudine, da fratelli e sposi, ma l’ambizione li mise uno contro l’altro e Cleopatra, momentaneamente sconfitta, dovette abbandonare il suo Paese. La sorella Arsinoe pensò di approfittare di questo parziale vuoto di potere per diventare Regina. Fu Giulio Cesare, giunto in Egitto nel 48 a.C., a trovare un compromesso affinché Cleopatra e Tolomeo XIII tornassero a regnare insieme.

Sembra che Cleopatra, al fine di eludere la sorveglianza ed entrare nel palazzo di Cesare e chiedergli aiuto, abbia inventato uno stratagemma molto astuto: farsi “avvolgere” in un tappeto che venne aperto proprio davanti al console e dittatore romano, il quale rimase ammaliato dalla bellezza e dall’audacia di Cleopatra.

Arsinoe, però, non si era data per vinta. Sempre determinata a riprendersi il potere e approfittando del crescente malcontento popolare contro Cesare, visto come un conquistatore e un invasore, si alleò proprio con Tolomeo XIII. I due scatenarono una guerra civile ad Alessandria d’Egitto (48-47 a.C.), vinta dall’esercito romano. Giulio Cesare affidò il regno alla sua alleata e amante Cleopatra e al fratello Tolomeo XIV (ma di fatto regnò solo la sovrana). Catturò Arsinoe e la costrinse a sfilare a Roma come prigioniera di guerra. Tolomeo XIII, invece, morì annegato nella Battaglia del Nilo (47 a.C.), fase finale del conflitto di Alessandria.

Quando Giulio Cesare morì, nel 44 a.C. Cleopatra dovette trovare un nuovo alleato che garantisse l’autonomia dell’Egitto. Lo trovò in Marco Antonio, conosciuto a Tarso nel 41 a.C. Tra i due iniziò una delle storie d’amore più celebri del mondo. Una relazione in cui, però, sentimenti e politica andavano di pari passo. Fu la Regina a chiedere al nuovo alleato una sorta di prova della sua fedeltà: la morte di Arsinoe. Finché la sorella nemica rimaneva in vita, infatti, Cleopatra non poteva dormire sonni tranquilli. Marco Antonio esaudì il suo desiderio. Tolomeo XIV era già morto nel 44 a. C. (qualcuno sostiene che sia stato ucciso da Cleopatra, ma non vi è alcuna certezza). Il potere era ormai tutto nelle mani di quella che sarebbe stata ricordata come l’ultima Regina d’Egitto.

La fine di un mondo

L’esistenza opulenta, scintillante e sfarzosa che Cleopatra e Marco Antonio si erano costruiti, definendosi addirittura “inimitabili”, crollò miseramente nella Battaglia di Azio (31 a.C.) contro Ottaviano Augusto. Se quella battaglia fosse stata vinta dalla Regina d’Egitto, forse la sorte del mondo allora conosciuto sarebbe cambiata e con essa anche la Storia come la conosciamo oggi. Ma vi erano pochissime speranze di vincere contro Roma. Quando Cleopatra se ne rese conto, ordinò alla sua flotta di tornare ad Alessandria e si rifugiò nel suo palazzo. Marco Antonio, ritrovatosi solo e consapevole che la fine era vicina, scelse di ritirarsi. Per evitare il disonore della sconfitta, si uccise con la sua spada.

Cleopatra tentò fino all’ultimo di salvare se stessa e i suoi figli. Chiese di incontrare Ottaviano, ma nessuno sa cosa successe durante quel colloquio. Di sicuro la sovrana non riuscì ad ammaliare il suo nemico e tantomeno a impietosirlo. Atterrita all’idea di essere condotta a Roma e obbligata all’umiliante esibizione durante la sfilata trionfale, scelse di darsi la morte. Il suicidio fu la sua ultima vittoria, perché le permise di mantenere intatti la sua dignità regale e il suo onore. Il 12 agosto del 30 a.C. i soldati romani trovarono il corpo di Cleopatra e accanto, un’ancella moribonda che, in un ultimo gesto di devozione, sistemava il diadema della sua signora.

Non fu un aspide (forse)

La leggenda vuole che Cleopatra si sia suicidata lasciandosi mordere da un aspide, trasportato fino alle sue stanze celato in un cesto di fichi. L’ipotesi, ha spiegato il sito Storica National Geographic, venne formulata poiché sul braccio della Regina sarebbero stati ben visibili due piccoli segni di puntura. Tuttavia la dinamica dei fatti e la causa del decesso potrebbero essere diverse da come crediamo di conoscerle. Nel 2015 l’egittologa Joyce Tyldesley, citata da Il Messaggero, dichiarò: “Si tratta di un fatto che ha confuso egittologici e storici per molto tempo. Sarebbe stato molto difficile per Cleopatra uccidersi con il morso di un serpente”, perché “le aspidi sono troppo grandi per essere ben nascoste in un cesto di fichi”.

Non solo: “Se si fosse lasciata mordere, Cleopatra sarebbe morta dopo una lunga e dolorosa agonia” quando, al contrario, avrebbe potuto scegliersi una fine rapida e relativamente indolore. A questo punto vi sarebbero due alternative, ha detto la studiosa: “Potrebbe aver usato il coltello…o…il veleno estratto da un serpente, ma non un aspide vivo”.

L’ultimo enigma

La causa della morte di Cleopatra non è il solo mistero su cui gli egittologi si confrontano da decenni. Nessuno sa dove sia sepolta l’ultima discendente della dinastia tolemaica. Le ipotesi sono molte, ma finora non ci sono prove certe. Nel gennaio 2019 il celebre archeologo Zahi Hawass, citato da Il Messaggero, sostenne di aver individuato nella zona di Taposiris Magna (città fondata da Tolomeo II Filadelfo tra il 280 e il 270 a.C.), a 30 chilometri da Alessandria d’Egitto, il luogo in cui la Regina riposa per l’eternità: “La speranza è di trovare la mummia di Cleopatra e quella di Marco Antonio. Credo che siano stati sepolti insieme in un’unica tomba”, disse Hawass, aggiungendo: “Sono molto vicino…nel corso delle indagini il luogo individuato ci ha restituito molti elementi riconducibili…alla figura storica di Cleopatra…Ora sappiamo dove andare esattamente a scavare”.

L’archeologo ha spiegato anche perché l’ultima dimora di Antonio e Cleopatra dovrebbe essere proprio Taposiris Magna: “Siamo in un sito funerario monumentale di tipo regale…non è un luogo funerario qualunque…non può essere…un luogo dedicato a personaggi ordinari, ma solo ad altissimi ranghi”. Nel novembre 2022 venne rinvenuto, a 13 metri sotto terra, un tunnel lungo 1305 metri e alto 2 metri proprio in corrispondenza del Tempio di Osiride a Taposiris Magna.

A tal proposito l’archeologa Kathleen Martinez, che da 20 anni è alla ricerca della mummia di Cleopatra, ha dichiarato: “Lo scavo ha rivelato un enorme centro religioso con tre santuari, un lago sacro, più di 1500 oggetti, busti, statue, pezzi d’oro, una vasta collezione di monete raffiguranti Alessandro Magno, la regina Cleopatra e i Tolomei”. Una parte del tunnel è sommersa dalle acque del Mediterraneo ed è proprio lì che si concentrano le ricerche degli archeologi.

Forse è proprio il mare a celare uno dei più grandi misteri della storia dell’umanità, la tomba di un personaggio che non ha eguali, il cui fascino continua ad attraversare i secoli fino a presentarsi a noi in tutto il suo splendore.

Proprio come accadde a Giulio Cesare quando, da un anonimo tappeto, vide sbucare un’intrepida Regina pronta a tutto per il suo Paese.

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