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“Mangiavo solo tofu e legumi”: così Can Yaman si è trasformato in Sandokan

L'attore ha affrontato una trasformazione fisica estrema fatta di digiuno intermittente, dieta rigidissima e allenamenti tre volte al giorno. In un solo mese ha perso 10 chili

“Mangiavo solo tofu e legumi”: così Can Yaman si è trasformato in Sandokan
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Diventare Sandokan non è stato solo un cambio di costume o un lavoro di immedesimazione. Per Can Yaman la leggendaria “Tigre della Malesia” ha significato una trasformazione fisica estrema, affrontata con disciplina ferrea, rinunce alimentari e allenamenti ai limiti della resistenza. Un percorso durissimo che l’attore ha raccontato di recente, svelando cosa si nasconde dietro il fisico asciutto e scattante visto nella nuova serie Rai.

Un’eredità pesante da raccogliere

Sandokan è un personaggio iconico, legato indissolubilmente al volto di Kabir Bedi, che per decenni ha incarnato l’eroe nato dalla penna di Emilio Salgari. Raccoglierne l’eredità non era semplice, né sul piano artistico né su quello fisico. Per questo la preparazione di Can Yaman è stata pensata nei minimi dettagli, a partire proprio dal suo corpo. Prima di iniziare le riprese, l’attore si trovava in una forma che, paradossalmente, era considerata “troppo” per il ruolo, circa 95 chili di muscoli, giudicati eccessivi per restituire l’agilità e la rapidità richieste dal personaggio.

L’obiettivo, dimagrire senza perdere energia

Il traguardo fissato era chiaro, scendere a 85-86 chili, mantenendo però forza, elasticità e reattività. "Dovevo essere più leggero, ma non svuotato", ha spiegato l’attore. Da qui la decisione di affrontare un mese radicale, concentrando lo sforzo in un periodo breve per poi potersi dedicare ad altri aspetti della preparazione.

La strategia scelta è stata drastica, digiuno intermittente e un’alimentazione ridotta all’essenziale. Per 30 giorni, Can Yaman ha mangiato solo in una finestra di otto ore al giorno, restando a digiuno per le restanti sedici. E anche in quelle ore, niente concessioni.

Dieta rigidissima

Altro che pasti elaborati o comfort food, la dieta era volutamente monotona. "Tofu, legumi e poco altro", ha raccontato l’attore, descrivendo un’alimentazione studiata per essere funzionale, non gratificante. L’obiettivo era arrivare in fretta al peso ideale, evitando cali di energia che avrebbero compromesso gli allenamenti. Una scelta che ha richiesto grande forza mentale, oltre che fisica, soprattutto considerando l’intensità del lavoro quotidiano.

Allenamenti “micidiali” tre volte al giorno

Se la dieta era dura, il programma di allenamento non era da meno. Seguito da un trainer particolarmente severo, Can Yaman si è sottoposto a sessioni quotidiane ripetute, spesso a stomaco vuoto. La giornata tipo iniziava con un’ora di tapis roulant appena sveglio, seguita da una breve pausa e da un allenamento intenso in palestra.

Dopo un pasto leggerissimo e un po’ di riposo, arrivava il terzo allenamento della giornata. Un ritmo che ha mantenuto per un mese intero, senza sconti. Il risultato è arrivato rapidamente, dopo quattro settimane il peso segnava già 85 chili.

Dal corpo alle coreografie

Raggiunto l’obiettivo fisico, il lavoro non era finito. Anzi, era solo l’inizio. A quel punto Can Yaman ha potuto concentrarsi sulle coreografie, sulle scene d’azione e sullo studio approfondito dei copioni. Un passaggio fondamentale per costruire un Sandokan credibile non solo nell’aspetto, ma anche nei movimenti e nell’intensità scenica.

Il risultato si è visto sullo schermo, la nuova serie Rai ha debuttato con ascolti altissimi, sfiorando i sette milioni di spettatori nelle prime due puntate, confermando l’enorme curiosità attorno al progetto.

Riservatezza e gossip

Mentre il pubblico si concentra sulla sua prova attoriale, la vita privata di Can Yaman continua a rimanere avvolta nel mistero. Ospite recentemente a Domenica In per presentare Sandokan, l’attore ha evitato con attenzione qualsiasi domanda sentimentale. Mara Venier, cogliendo il suo evidente imbarazzo, ha stemperato la situazione con una battuta: "Hai il terrore che io ti chieda qualcosa della tua vita privata, ma non lo faccio".

Secondo il gossip, la relazione con la DJ Sara Bluma sarebbe finita, ma su questo Yaman non ha mai rilasciato dichiarazioni. L’unica certezza, al momento, è che negli ultimi mesi la sua priorità assoluta è stata il lavoro.

Un Sandokan costruito con sacrificio

Dieta estrema, allenamenti massacranti e concentrazione totale, così Can Yaman si è trasformato, in appena un mese, nella nuova Tigre della Malesia.

Un percorso che racconta quanto, dietro l’immagine del sex symbol internazionale, ci sia un impegno rigoroso e una dedizione totale al mestiere di attore. E Sandokan, oggi, porta anche il segno di questo sacrificio.

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