Stati Uniti e Israele si ritrovano di nuovo attorno a un tavolo per discutere del piano di pace nella Striscia di Gaza.
Il premier Netanyahu e il presidente Trump si incontreranno a Mar-a-Lago, in Florida, alle 19 italiane per parlare della situazione nell'exclave palestinese e portare avanti il progetto americano. Nel frattempo, la decisione di Tel Aviv di riconoscere il Somaliland ha generato la reazione avversa di Teheran e degli Houthi, che hanno minacciato attacchi contro israeliani nel Paese africano.Netanyahu incontra Rubio in Florida
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu sta incontrando in Florida il segretario di Stato americano Marco Rubio. Lo riferisce l'ufficio del primo ministro. Più tardi Netanyahu sarà ricevuto dal presidente Donald Trump nella sua residenza di Mar-a-Lago.
Netanyahu sente Musk e lo invita a una conferenza sui trasporti smart a marzo
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu, negli Usa per un incontro con Donald Trump, ha avuto ieri una videocall dalla Florida con Elon Musk, la ministra dei Trasporti di Israele Miri Regev e il capo della Direzione Nazionale per l'Intelligenza Artificiale, Erez Eskel. Lo riferisce l'ufficio del primo ministro, aggiungendo che Musk ha accettato l'invito di Netanyahu e Regev a partecipare a una Conferenza sui Trasporti Smart che si terrà a marzo. Si è inoltre discusso della cooperazione in corso con Tesla e dell'avanzamento della legislazione israeliana sui veicoli autonomi. Il primo ministro e Musk hanno parlato a lungo dell'avanzamento e dello sviluppo delle tecnologie di intelligenza artificiale in Israele. Netanyahu ha affermato che "intendiamo catapultare Israele in avanti e trasformarlo in un leader globale nel settore, esattamente come abbiamo fatto con il cyber e altre tecnologie", conclude il suo ufficio.
Teheran: riconoscere il Somaliland destabilizza il Corno d'Africa
"Il riconoscimento del Somaliland da parte di Israele è insensato e rientra in un programma più ampio volto a dividere e destabilizzare il Corno d'Africa e ad indebolire l'unità e la stabilità regionale". Lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmaeil Baghaei. Secondo l'agenzia Mehr, Baghaei ha esortato la comunità internazionale "a riconoscere la realtà dell'azione divisiva israeliana, che mira a rendere la regione più indifesa contro le aggressioni del regime". Il Primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato venerdì che Tel Aviv ha formalmente riconosciuto il Somaliland come "stato indipendente e sovrano" e ha firmato un accordo per stabilire relazioni diplomatiche.
Hamas conferma la morte del suo portavoce in un raid a Gaza ad agosto
L'ala militare di Hamas, le Brigate Ezzedin al Qassam, ha confermato la morte a Gaza del suo portavoce Abu Obeida che Israele aveva annunciato ad agosto. In una dichiarazione video postata su Telegram, le Brigate al Qassam esprimono il loro rispetto per il "grande comandante martire Abu Obeida". Israele aveva annunciato di averlo ucciso in un raid il 30 agosto a Gaza, ma Hamas non lo aveva ancora confermato.
Netanyahu in Florida ha incontrato i genitori dell'ultimo ostaggio Gvili
Subito dopo l'atterraggio ieri negli Stati Uniti, in vista dell'incontro di oggi con Donald Trump, Benyamin Netanyahu e sua moglie Sara hanno incontrato in Florida Tali e Itzik Gvili, i genitori dell'ultimo ostaggio ancora a Gaza, il sergente maggiore Ran Gvili. La madre aveva viaggiato nel volo del premier. Lo rende noto l'ufficio del primo ministro. "Durante l'emozionante incontro, la moglie del primo ministro ha offerto il suo sostegno ai genitori di Ran e Netanyahu ha dichiarato che si sta facendo tutto il possibile per dare al loro eroico figlio una sepoltura ebraica", aggiunge la nota.
L'ala militare di Hamas annuncia un discorso alle ore 15
Le Brigate Izz ad-Din al-Qassam, l'ala militare di Hamas, hanno annunciato un discorso alle ore 16 israeliane, le 15 italiane. Lo riportano i media ebraici, sottolineando che non è stata fornita alcuna indicazione sull'argomento del discorso. L'annuncio giunge mentre Israele attende che il gruppo terroristico restituisca il corpo dell'ultimo ostaggio, il sergente maggiore Ran Gvili, e in vista dell'incontro tra il premier Benyamin Netanyahu e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump in Florida, previsto per oggi, che si concentrerà sulla prossima fase del piano Usa per porre fine alla guerra di Gaza.
Corte israeliana sospende la decisione del governo di chiudere la radio militare
La Corte Suprema israeliana ha emesso un'ordinanza provvisoria che sospende la decisione del governo di chiudere Galei Tsahal, la radio militare israeliana con decenni di storia e largamente ascoltata. In una sentenza emessa ieri sera, il presidente della Corte Suprema Isaac Amit ha affermato che la sospensione è dovuta in parte al fatto che il governo "non ha fornito un chiaro impegno a non adottare misure irreversibili prima che la corte raggiunga una decisione definitiva". Ha aggiunto che la procuratrice generale Gali Baharav-Miara ha sostenuto la sospensione. La scorsa settimana il governo ha approvato la chiusura di Galei Tsahal, prevista entro il 1 marzo 2026. Fondata nel 1950, la radio è ampiamente nota per i suoi programmi di informazione di punta ed è da tempo seguita da corrispondenti nazionali ed esteri. Il primo ministro Benyamin Netanyahu aveva esortato i ministri a sostenere la chiusura, affermando che nel corso degli anni erano state avanzate ripetute proposte per rimuovere l'emittente dall'esercito, abolirla o privatizzarla. Ma Baharav-Miara, che è anche consulente legale del governo e sta affrontando una procedura di licenziamento avviata dal premier, ha avvertito che la chiusura dell'emittente solleva "preoccupazioni circa una possibile interferenza politica nell'emittenza pubblica". Ha aggiunto che "pone interrogativi riguardo a una violazione della libertà di espressione e di stampa". Il ministro della Difesa Israel Katz ha dichiarato la scorsa settimana che Galei Tsahal trasmette "contenuti politici e divisivi" che non sono in linea con i valori militari.
Houthi minacciano Israele per riconoscimento Somaliland
Il capo degli Houthi, Abdul-Malik al-Houthi, ha detto che il movimento vedrà qualsiasi presenza israeliana in Somaliland, di cui Israele ha riconosciuto l'indipendenza la scorsa settimana, come un obiettivo per possibili attacchi. Ne ha dato notizia il canale televisivo Al Arabiya. "Consideriamo qualsiasi presenza israeliana nel Somaliland come un obiettivo militare per le nostre forze armate, poiché rappresenta un'aggressione contro la Somalia e lo Yemen, una minaccia alla sicurezza della regione", ha aggiunto. Al-Houthi ha sottolineato che le azioni di Israele avranno gravi conseguenze e che tale politica israeliana è "ostile" anche nei confronti dello Yemen e di altri Stati situati sulle rive del Mar Rosso.
Medioriente: incontro Trump-Netanyahu oggi alle 19 italiane
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu incontrerà oggi Donald Trump nel resort del presidente, a Mar-a-Lago, in Florida. La visita prevista alle 19 ora italiana avviene mentre gli Stati Uniti continuano a perseguire il loro "piano di pace" in 20 punti nell'enclave palestinese. Questa sarà la quinta visita di Netanyahu negli Stati Uniti in 10 mesi. Il primo ministro israeliano è stato ospitato da Trump più di qualsiasi altro leader mondiale. A febbraio è diventato il primo leader straniero a visitare la Casa Bianca dopo il ritorno di Trump alla presidenza.Ha fatto altre visite ad aprile e luglio. A settembre ha incontrato Trump a Washington, dopo l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York. Prima di incontrare Trump, Netanyahu vedrà il segretario di Stato Usa Marco Rubio. L'incontro con Rubio è in programma alle ore 16 italiane.