L'accordo sui dazi scatena la rabbia di Francia e Germania. Parigi: "Ue sottomessa a Trump"

Per il cancelliere tedesco Merz l'economia di Berlino "subirà danni considerevoli". E Orban rincara la dose: "Trump s'è mangiato la von der Leyen a colazione"

L'accordo sui dazi scatena la rabbia di Francia e Germania. Parigi: "Ue sottomessa a Trump"
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Se per l’Italia i dazi al 15 per cento “sono sostenibili”, ben diversa è la reazione di Francia e Germania. Né Parigi né Berlino hanno apprezzato il negoziato finale tra il presidente americano Donald Trump e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Tranchant la reazione del premier transalpino François Bayrou, che parla apertamente di “sottomissione”. Più soft ma deluso il cancelliere tedesco Friedrich Merz.

Partiamo da Parigi. Il primo ministro Bayrou ha bocciato senza mezzi termini l’accordo tra Bruxelles e Washington. “Un giorno buio per l’Europa” che “decide di sottomettersi” a Trump, il j’accuse del capo del governo francese in un post su X: “È un giorno buio in cui un'alleanza di popoli liberi, riuniti per affermare i propri valori e difendere i propri interessi, decide di sottomettersi”. Benjamin Haddad, ministro incaricato per gli Affari europei, ha invece parlato di un accordo che “apporterà una stabilità temporanea in Europa ma è squilibrato”. “La situazione attuale non è soddisfacente e non può durare” ha sottolineato il ministro di Bayrou: “È una sfida tanto economica quanto politica, non possiamo essere gli ultimi polli da spennare in un sistema di regole che nessuno rispetta più".

Il compromesso sui dazi tra Ue e Usa colpirà duramente l’economia tedesca, è invece l’opinione di Merz. "L'economia tedesca subirà danni considerevoli a causa di questi dazi" le parole del cancelliere, per il quale l'impatto non si limiterà alla Germania e all'Europa ma "vedremo le conseguenze di questa politica commerciale anche in America". E ancora: “Non solo ci sarà un tasso di inflazione più elevato, ma anche un'interruzione del commercio transatlantico nel suo complesso. Credo fermamente che questi dazi non siano nell'interesse degli Stati Uniti d'America". Merz ha comunque tenuto a sottolineare l’importanza di evitare “un’inutile escalation” delle relazioni commerciali transatlantiche.

Più diplomatico il commento di Madrid. Il premier spagnolo Pedro Sanchez ha espresso sostegno all’accordo tra Ue e Usa ma “senza entusiasmo”. Il socialista ha affermato di aver apprezzato “l’approccio costruttivo” della von der Leyen nel negoziato. La presidente della Commissione europea è anche finita nel mirino di Viktor Orban.

“Non era una trattativa: Trump ha mangiato von der Leyen per colazione” la stilettata del primo ministro ungherese: “Trump è un negoziatore dei pesi massimi e von der Leyen dei pesi piuma”. E ancora, rincarando la dose: “Questo accordo sarà difficile da vendere come un successo”.

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