Meloni sente Netanyahu: "A Gaza situazione insostenibile. Stop alle ostilità"

Il primo ministro ha insistito sulla necessità di porre immediatamente fine alle ostilità

Meloni sente Netanyahu: "A Gaza situazione insostenibile. Stop alle ostilità"
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Giorgia Meloni ha avuto questa sera una conversazione telefonica con il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Riflettori accesi sulla situazione in Palestina: come confermato da Palazzo Chigi, il primo ministro italiano ha insistito sulla necessità di porre immediatamente fine alle ostilità, a fronte di una situazione a Gaza che è insostenibile e ingiustificabile.

La conversazione tra la Meloni e Netanyahu è servita anche per ribadire "l'urgenza indifferibile di garantire un accesso umanitario pieno e senza ostacoli alla popolazione civile, rinnovando l'impegno dell'Italia in tale ambito, tramite l'iniziativa Food for Gaza". Palazzo Chigi ha ricordato che grazie all'impegno italiano, saranno accolti ulteriori 50 civili palestinesi e verrà predisposto il lancio di aiuti per la popolazione di Gaza.

Lo scorso 17 luglio la Meloni aveva stigmatizzato senza mezzi termini gli attacchi di Tel Aviv, che avevano anche colpito la chiesa della Sacra Famiglia. “Sono inaccettabili gli attacchi contro la popolazione civile che Israele sta dimostrando da mesi. Nessuna azione militare può giustificare un tale atteggiamento” la posizione della leader del governo.

Nelle scorse ore è intervenuto anche il presidente Sergio Mattarella. Nel corso del suo intervento durante la cerimonia del Ventaglio al Quirinale con la stampa parlamentare, il capo dello Stato è partito proprio dal bombardamento della Parrocchia della Sacra Famiglia di Gaza: "È stato definito un errore. Da tanti secoli, da Seneca a Sant'Agostino, ci viene ricordato che 'errare humanum est, perseverare diabolicum'.

Si è parlato di errori anche nell’avere sparato su ambulanze e ucciso medici e infermieri che si recavano per dar soccorso a feriti sui luoghi più tragici dello scontro, nell’aver preso a bersaglio e ucciso bambini assetati in fila per avere acqua, per l’uccisione di tante persone affamate in fila per ottenere cibo, per la distruzione di ospedali uccidendo anche bambini ricoverati per denutrizione. È difficile, in una catena simile, vedere una involontaria ripetizione di errori e non ravvisarvi l’ostinazione a uccidere indiscriminatamente".

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