
In crisi di consensi interni e a corto di argomenti come dimostra la polemica per il viaggio di Giorgia Meloni a New York con la figlia, alla sinistra italiana non resta che aggrapparsi al nuovo tandem Francesca Albanese e Greta Thunberg elevando la Global Flotilla a proprio simbolo.
Dopo la notizia dell'attacco con un drone (smentito dalle autorità tunisine) alla "Family Boat" o "Familia Madeira", la principale imbarcazione della spedizione su cui viaggia anche l'attivista Greta Thunberg avvenuto nelle acque territoriali tunisine, la relatrice speciale Onu Francesca Albanese - che vive a Tunisi - non si è limitata a esprimere la propria solidarietà ma si è recata di notte al porto di Sidi Bou Saïd per accogliere l'equipaggio della Flotilla. Proprio a Tunisi è avvenuto l'incontro tra le due nuove icone della sinistra italiana che si sono abbracciate e l'Albanese - che nel frattempo non ha speso una parola di condanna dell'attentato terroristico a Gerusalemme costato la vita a sei israeliani - è poi intervenuta alle iniziative pubbliche della Flotilla definendo gli attivisti "un esempio di umanità" e aggiungendo "non sappiamo chi abbia compiuto l'attacco, ma non saremmo sorpresi se fosse stato Israele. Se confermato, si tratta di un attacco alla sovranità tunisina".
Così gli esponenti dell'opposizione, anche loro silenti o che si sono limitati a dichiarazioni di facciata per l'attentato a Gerusalemme, ieri si sono fatti sentire con un profluvio di dichiarazioni e comunicati a cominciare dalla segretaria del Pd Elly Schlein che ha espresso "solidarietà a Global Sumud Flotilla: l'Unione europea e i governi tutelino la missione umanitaria". Sulla stessa falsariga il leader grillino Giuseppe Conte per cui "siamo al paradosso, cittadini impegnati per un progetto umanitario contro il genocidio a Gaza trattati come terroristi e il Governo criminale di Netanyahu trattato da alleato con tutti gli onori senza nessuna misura concreta, che sia il totale embargo delle armi o sanzioni finanziarie. Meloni ci ha messo dalla parte sbagliata della storia".
Per il leader di Avs Nicola Fratoianni invece "il governo di Netanyahu ancora una volta fa carta straccia del diritto internazionale e bombarda una nave che trasporta aiuti alimentari. Ci aspettiamo parole chiare dal governo italiano e dai governi europei. Subito".
Si è spinto oltre il capogruppo del Movimento Cinque Stelle alla Camera Riccardo Ricciardi che ha chiesto al Ministro degli Esteri Antonio Tajani di convocare l'ambasciatore israeliano per sapere se c'è Israele dietro l'attacco con il drone alla Flotilla.
Nel mentre ieri a Roma si è svolto un nuovo corteo a sostegno della Flotilla e di protesta per la situazione a Gaza, mentre i collettivi hanno convocato assemblee negli atenei.
Intanto la delegazione dei quattro parlamentari italiani che dovrebbe partire per Gaza con la Flotilla - Arturo Scotto e Annalisa Corrado del Pd, Benedetta Scuderi di Avs e Marco Crotti del M5S - conferma la propria partecipazione all'iniziativa. Dalla Sicilia, dove si sta allestendo l'imbarcazione che, dopo vari rinvii, dovrebbe partire domani alle 10 da Siracusa, Scotto ha affermato: "Chiediamo al governo di Giorgia Meloni, ai ministri Tajani e Crosetto e governi europei tutti di fare una pressione vera nei confronti del governo israeliano affinché la Flotilla possa portare fino in fondo la propria missione". Benedetta Scuderi chiede invece "protezione diplomatica urgente per attivisti e operatori umanitari".
Vista la situazione delicata e il territorio di guerra verso cui si dirige la Flotilla,
invece di invocare la protezione diplomatica, occorrerebbe maggiore prudenza da parte di rappresentanti delle istituzioni che, come detto anche dall'Unione europea, aderiscono a un'iniziativa che può aggravare la situazione.