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Calabria, il neo commissario Gaudio indagato dalla procura di Catania

Gaudio è indagato dalla procura di Catania nell'ambito dell'inchiesta sui concorsi truccati all'università

Calabria, il neo commissario Gaudio indagato dalla procura di Catania

Pronti, via: neanche il tempo di essere scelto dal governo come nuovo commissario alla Sanità in Calabria che Eugenio Gaudio è subito finito nell'occhio del ciclone.

Gaudio è infatti indagato dalla Procura di Catania nell'ambito dell'inchiesta sui concorsi truccati all'università. Secondo quanto riportato dal quotidiano Domani, l'ex rettore dell'Università La Sapienza di Roma aveva ricevuto l'avviso di conclusione indagine e subito dopo era stato interrogato. Dunque, in meno di dieci giorni, il ministro competente, Roberto Speranza, e l'esecutivo sono riusciti a mettere sul tavolo tre nomine collegate ad altrettante criticità.

L'inchiesta nella quale è coinvolto Gaudio è stata avviata nel 2019 dal Procuratore di Catania Carmelo Zuccaro e dalla pm Raffaella Vinciguerra. Sono 66 le persone coinvolte tra cui molti esponenti del mondo universitario etneo. "In questa indagine Gaudio è indagato per alcune telefonate nelle quali parlavano di lui, il reato è il concorso in turbativa", si legge su Domani.

Le indagini e l'inchiesta

Sembra che per la sua posizione sia in arrivo l'avviso delle conclusioni delle indagini. "Gaudio si è fatto interrogare e, spiegano fonti autorevoli, la sua difesa ha fatto riflettere gli inquirenti che al momento propendono per una richiesta di archiviazione nei suoi confronti", scrive ancora il quotidiano. In ogni caso la suddetta richiesta di archiviazione non è ancora stata fatta e deve prima passare al vaglio di un giudice, chiamato a condividere o meno l'eventuale archiviazione della procura di Catania.

Gaudio dovrebbe essere affiancato, nel ruolo di supporto, dal fondatore di Emergency, Gino Strada. Profilo, quest'ultimo particolarmente gradito al Movimento 5 Stelle. Strada ha tuttavia ribadito di "aver dato al Presidente del Consiglio la mia disponibilità a dare una mano in Calabria, ma dobbiamo ancora definire per che cosa e in quali termini".

In ogni caso il neo commissario è indagato per alcune telefonate nelle quali parlavano di lui. Il reato è concorso in turbativa. Ricapitolando, la Regione Calabria ha visto evaporare come neve al sole prima Saverio Cotticelli poi Giuseppe Zucatelli. Ricordiamo che Cotticelli si è dimesso dopo l'intervista a Titolo V mentre Zucatelli, chiamato a sostituire il collega, ha fatto altrettanto dopo la bufera che lo ha coinvolto nei giorni scorsi, legata a un video in cui definiva inutili le mascherine. Adesso è la volta di Gaudio.

Strada: "Tandem con Gaudio non esiste"

Abbiamo parlato di Gino Strada. Ebbene, il fondatore di Emergency ha dichiarato che, nonostante la disponibilità data al governo, non esiste ancora alcun tandem con Gaudio. "Apprendo dai media che ci sarebbe un tandem Gaudio-Strada a guidare la sanità in Calabria. Questo tandem semplicemente non esiste. Sono abituato a comunicare quando faccio le cose - a volte anche dopo averle fatte - quindi mi trovo a disagio in una situazione in cui si parla di qualcosa ancora da definire", ha scritto lo stesso Strada su Facebook, rinnovando la disponibilità a discutere "di un possibile coinvolgimento mio e di Emergency su progetti concreti per l'emergenza sanitaria che siano di aiuto ai cittadini calabresi".

Nel frattempo la Lega ha attaccato l'esecutivo per l'ennesimo pasticcio. Emblematiche le parole del leghista Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato: "Hanno spalancato i porti ai clandestini, adesso nominano Gino Strada, la prossima volta daranno un incarico anche alla figlia di Strada oppure a Carola Rackete? Sul ponte dello Stretto non sventola più la bandiera bianca di Battiato ma quella rossa di Conte e dei Cinque Stelle".

"La nomina di Gino Strada in Calabria - ha aggiunto Calderoli - certifica che la deriva dei Cinque Stelle e del loro premier Conte verso una sinistra, non solo quella di Leu, sempre più rossa ed estrema sta assumendo una deriva ideologica da sinistra extraparlamentare.

La scelta di Strada, scelta dei Cinque Stelle e soprattutto di Conte, è il tributo ai loro veri alleati della sinistra estrema, al ministro Speranza, a Leu e alle Sardine rosse che, finora, lo ricordiamo, non hanno mai preso un voto".

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