Cyberattacco all'Ue, aeroporti nel caos: centinaia di voli cancellati o in ritardo. L'ipotesi di "pirati" legati al Cremlino

In tilt check-in e imbarchi, fatti a mano. Si indaga su una rete di criminali russi

Cyberattacco all'Ue, aeroporti nel caos: centinaia di voli cancellati o in ritardo. L'ipotesi di "pirati" legati al Cremlino
00:00 00:00

Heathrow, Berlino, Bruxelles. Sono gli aeroporti europei bloccati ieri o fortemente rallentati da un attacco informatico che ha preso di mira un fornitore di servizi per i sistemi di check-in e imbarco, rendendo impossibili lo svolgimento automatico di queste fondamentali operazioni, che sono state effettuate solo manualmente, con gravi perdite di tempo. Un cyberattentato che ha costretto alla cancellazione di decine di voli e che ne ha ritardati centinaia. Passeggeri confusi e furiosi e apparati della cybersecurity in ansia in tutto il continente. Ieri pomeriggio il bilancio era di 29 voli cancellati complessivamente tra partenze e arrivi a Bruxelles, Berlino e Heathrow, i tre scali colpiti dall'attacco informatico, mentre solo a Heathrow sono stati ritardati almeno 145 voli. Problemi seri anche all'aeroporto di Bruxelles, forse il più penalizzato, con un ritardo medio di un'ora e le procedure di imbarco operate a mano. "Quello che stiamo vedendo - dice Ariane Goossens, la portavoce dello scalo belga a Sky News - è che, a partire da questa mattina, non c'è ancora una soluzione. Quindi, in concreto, questo significa che l'imbarco e il check-in dei passeggeri vengono effettuati manualmente. Questo richiede più tempo, ed è il motivo per cui alcuni voli vengono cancellati o ritardati". L'organizzazione europea per la sicurezza aerea Eurocontrol ha chiesto agli operatori aerei di cancellare metà dei loro voli da e per l'aeroporto di Bruxelles tra le 18 di ieri e le 2 del mattino di oggi e la società di gestione ha chiesto ai passeggeri di informarsi sul proprio volo e, in caso di conferma, di presentarsi all'imbarco con almeno due ore di anticipo.

Disagi, pur se molto contenuti, anche all'aeroporto di Fiumicino, il più importante d'Italia, con sette voli ritardati (ma tutti entro le due ore) e nessuno cancellato. La società di gestione Adr ha comunque invitato i passeggeri a "verificare lo stato del proprio volo con la compagnia aerea di riferimento". Il Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche (Cnaipic) della Polizia Postale è stato per tutta la giornata di ieri in costante contatto con Enav ed Enac per monitorare eventuali minacce cibernetiche agli aeroporti italiani.

Ma che cosa è accaduto esattamente? Gli hacker sono entrati in azione nella notte tra venerdì e ieri, e già alle 2 di mattina l'aeroporto di Bruxelles avevva avvertito che per ieri erano "previste difficoltà operative", invitando i passeggeri a verificare lo stato del loro volo. La società di gestione di Heathrow, l'aeroporto più trafficato d'Europa, ha parlato di "un problema tecnico" ha colpito l'americana Collins Aerospace, "che fornisce sistemi di check-in e imbarco per diverse compagnie aeree in diversi aeroporti in tutto il mondo". L'Ue ha minimizzato l'attacco, parlando di "un attacco non diffuso e grave secondo gli attuali segnali", come riferisce una portavoce della Commissione Ue.

Si indaga per capire chi ci sia dietro uno dei peggiori sabotaggi subiti dal sistema aeroportuale europeo, che arriva all'indomani delle incursioni dei jet russi in Estonia. Naturalmente i primi indiziati sono proprio gli hacker russi o comunque finanziati dal Cremlino, ma va detto che in molti casi negli ultimi anni gli attacchi informatici sono stati condotti da bande criminali dedite all'estorsione. E poi venerdì è stato l'aeroporto di San Pietroburgo, il secondo più importante della Russia, a essere a sua volta vittima di un cyberattacco.

Numerosi i precedenti di aeroporti nel mirino degli hacker. Uno degli ultimi, che ci ha riguardato direttamente, è stato quello che ha colpito i siti web di Malpensa e Linate nel dicembre 2024, infettando i portali dedicati al pubblico, senza conseguenze sulla regolarità dei voli.

Il 10 ottobre 2022 attacchi hacker provenienti dalla Russia avevano reso inaccessibili al pubblico i siti dei maggiori aeroporti americani, ma senza colpire i sistemi per il controllo del traffico aereo e per le comunicazioni interne. Negli anni precedenti nel mirino gli aeroporti di India, Praga, San Francisco e i software di Easyjet, Cathay Airways, British Airways e Air Canada.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica