Gaza, Meloni critica Tel Aviv. "Ma Hamas liberi gli ostaggi"

La premier: "Reazione di Israele a tratti inaccettabile. Il futuro della Striscia solo col disarmo dei terroristi"

Gaza, Meloni critica Tel Aviv. "Ma Hamas liberi gli ostaggi"
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E adesso che tutto sembra precipitare, che stiamo correndo "rischi potenziali enormi", che i fronti si saldano e si parla di guerra mondiale, adesso non c'è che una strada, il dialogo. Ecco allora "le due priorità" italiane in vista del vertice europeo di giovedì e venerdì, "il cessate il fuoco a Gaza e la ripresa dei negoziati sull'Iran". Certo, dice Giorgia alla Camera, "è molto pericoloso che Teheran abbia armi nucleari", ma ora "può cogliere l'opportunità di un accordo con Washington". In ogni caso, precisa, con l'attacco l'Italia non c'entra. "Nessun aereo è partito dalle nostre basi, non abbiamo partecipato in alcun modo". E in futuro? "Non ci è stato chiesto, non penso accadrà. Posso comunque garantire che una decisione del genere dovrà fare prima un passaggio parlamentare". Intanto lavoriamo per riaprire una trattativa per normalizzare il Medio Oriente. "Israele si fermi, la legittima reazione sta assumendo forme drammatiche".

Dunque, pane e diplomazia, la linea è questa. La Meloni che nel pomeriggio si presenta a Montecitorio per fare il punto prima di partire per Bruxelles ha un atteggiamento inclusivo, moderato, atlantista. Niente polemiche interne. Nelle ultime ore ha parlato con Sergio Mattarella e si è sentita al telefono con Elli Schlein per cercare di costruire una posizione la più unitaria possibile, visto il momento. Infatti punta a smorzare le tensioni e pronuncia un discorso pieno di buona volontà e di mani tese al centro sinistra. "Comprendiamo i rischi di un'escalation. È importante per il bene della nazione il dialogo con l'opposizione e il Parlamento, farò del mio meglio per ampliarlo". Vale anche per la Ue. "Con gli altri leader concordiamo su un'azione coesa per un esito negoziale".

Non cita Trump né Netanyahu. Parla invece degli italiani salvati in Israele e in Iran, dei convogli, dei voli speciali, del lavoro "enorme" delle associazioni umanitarie. Nella Striscia "la situazione è drammatica, la reazione di Israele è a tratti inaccettabile, la popolazione ha patito troppo a lungo", però forse è il momento di cogliere l'occasione "per porre fine alle ostilità e arrivare alla soluzione due popoli-due Stati, alleviando le sofferenze dei civili". Senza dimenticare Hamas: "Il futuro di Gaza può iniziare solo con il disarmo di Hamas e la liberazione degli ostaggi".

E poi c'è l'altra guerra, quella "dell'aggressione di Mosca all'Ucraina". L'Italia continuerà a sostenere Kiev, voterà il diciottesimo pacchetto di sanzioni nel quadro di "una pressione coordinata sulla Russia". L'impegno di Zelensky "in favore della pace è chiaro", Putin invece sembra minare ogni tentativo "con sistematici attacchi contro obbiettivi civili" ogni volta che si fanno passi avanti. "Non vediamo l'impegno di Mosca nei negoziati".

Altro tema, l'aumento delle spese per la difesa. La Nato, dopo il due per cento, "chiede di arrivare al 3,5 del Pil più 1,5 per la sicurezza". La Meloni vuole onorare l'impegno perché "senza difesa non esiste sicurezza e senza sicurezza non c'è libertà". Tanti soldi per l'Italia, da tirare fuori in dieci anni sperando in rimodulazioni e comprendendo nel conto anche gli interventi per le infrastrutture. "Ma l'Europa dovrà rivedere le regole del patto di stabilità". Dopo il dibattito, la replica. La premier non polemizza. "Non rispondo a toni da campagna elettorale.

Non capisco l'accusa di essere subalterna agli Usa, credo in un riequilibrio nella Nato con una colonna americana e una europea e oggi la Ue deve assumersi le sue responsabilità e svincolarsi dall'ombrello Usa. Come diceva la Thatcher, i nostri valori sono assicurati dalla difesa. E io sono la leader di un Paese che conta".

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