La questione immigrazione potrebbe essere già entrata nel vivo, agitando ulteriormente la maggioranza a sostegno del governo Draghi. Se da un lato infatti il Pd di Enrico Letta ha offerto il fianco alle offensive mediatiche delle Ong, le quali non vedono di buon occhio la posizione del presidente del consiglio sul dialogo con i libici, dall'altro lato la Lega inizia a spazientirsi per l'impennata di sbarchi.
Soltanto oggi sono più di 800 i migranti arrivati nel nostro Paese. A Lampedusa sono state 683 le persone approdate in sei distinti episodi di sbarco. Per le autorità locali questo ha significato un primo maggio all'insegna dell'emergenza e della gestione dei flussi migratori.
Ad Augusta invece è sbarcata la nave Ocean Viking con a bordo 236 migranti. Il mezzo dell'Ong Sos Mediterranée aveva chiesto un porto sicuro il 27 aprile, il via libera è giunto nella serata del 30.
Un vero e proprio assedio che va ad aggravare una situazione già di per sé pesante. Basti pensare che ad oggi, dal primo gennaio, sono stati 9.013 i migranti entrati illegalmente in Italia, secondo i dati del Viminale. Lo scorso anno nello stesso periodo la cifra si è fermata a 3.451.
Da qui la reazione da parte del leader della Lega, Matteo Salvini: “Centinaia di clandestini sbarcati in poche ore, è inaccettabile – ha scritto su Facebook il segretario del carroccio – Abbiamo scritto al Presidente Draghi e ai ministeri della Salute e degli Interni: oltre a controllare chi arriva in aereo dai Paesi a rischio, fra Covid e varianti, è doveroso anche bloccare barchini e barconi per rispetto degli Italiani, dei loro sacrifici, della loro salute, della loro sicurezza”.
È la prima volta che Salvini parla apertamente della situazione relativa all'immigrazione da quando a febbraio si è insediato il nuovo esecutivo: “Non si può fare nulla? Falso – ha aggiunto l'ex titolare del Viminale – Io in un anno ho ridotto delll'80% gli sbarchi e sto subendo due processi per aver difeso i confini. E con meno partenze, ci sono anche meno morti. Volere è potere”.
Lo sfogo sui social e la lettera a Draghi sembrano quindi confermare l'insofferenza da parte leghista sul continuo aumento degli sbarchi. Una situazione peggiore rispetto al 2020, anche perché quest'anno i fronti aperti per l'Italia sono due: non solo la rotta tunisina, ma anche quella libica. Dalla prima sopraggiungono buona parte degli sbarchi autonomi che culminano con gli approdi a Lampedusa o sulle coste della Sicilia.
Dalla seconda invece partono quei gommoni poi soccorsi dalle navi delle Ong.In vista dell'estate, il tema immigrazione potrebbe diventare il principale terreno di scontro tra le diverse anime della maggioranza di governo.
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