Cronaca internazionale

"Pipì-gate", la birra cinese rischia il tracollo

In un video un uomo orina nelle vasche di malto della "Tsingtao". Che precipita in Borsa

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Si dice che la birra faccia fare la pipì. Ebbene, in questo caso è il contrario: è la pipì che fa la birra. Almeno a giudicare da un video che sta spopolando sul web. Quello in cui si vede una persona orinare dentro una vasca contenente il malto destinato alla produzione della birra Tsingtao, la più esportata dalla Cina, quella che viene proposta anche nella gran parte dei ristoranti cinesi in Italia.

Le immagini sono diventate immediatamente virali sui social, raccogliendo decine di milioni di visualizzazioni sulla popolare piattaforma Weibo. Si vede un uomo in divisa da operaio, casco giallo in testa e stivali di gomma ai piedi, scavalcare non molto agilmente la recinzione del vascone, fare qualche passo incerto e poi sbottonarsi la patta e orinare dentro il malto. Le immagini sono sgranate e naturalmente è molto difficile identificare l'orinatore, che in più momenti del video scambia guardi di approvazione con la persona che sta riprendendo, come ad accertarsi che la beffa sia correttamente ripresa. Nel minuto del video non si vede alcuna altra presenza umana comparire, ciò che fa pensare che l'attentato con la vescica possa essere stato condotto nelle ore di chiusura dello stabilimento. Che, indicato da chi ha postato il filmato come «Fabbrica di birra Tsingtao n° 3», è quello di Pingdu, nell'area di Qingdao, nella provincia dello Shandong. La Tsingtao Brewey Co., un colosso nel settore della produzione di birra, ha fatto capire di prendere la «zingarata» molto sul serio e ha annunciato di aver aperto un'indagine interna. «Abbiamo denunciato l'accaduto alla polizia il prima possibile e gli organi di pubblica sicurezza sono coinvolti nelle indagini». L'azienda ha fatto anche sapere che «il lotto di malto in questione è stato completamente sigillato» e che «l'azienda continua a rafforzare le proprie procedure di gestione e a garantire la qualità del prodotto».

Da una prima ricostruzione parrebbe che né la persona intenta a svuotare la sua vescica nel vascone né la persone che l'ha ripresa con la videocamera del cellulare siano dipendenti dell'azienda. Malgrado questo il danno di immagine per la Tsingtao è enorme, anche perché il video ha scatenato una forte reazione sui social media cinesi, con commenti tra il divertito e lo scandalizzato. Si sono mosse anche le autorità locali: il Bureau per la supervisione del mercato e l'amministrazione della città di Pingdu ha fatto sapere si aver subito costituito un team di indagine e condotto un'ispezione sul luogo.

Il Pipigate rischia di travolgere la Tsingtao anche da un punto di vista finanziario. Ieri le azioni della Tsingtao Brewery sono scese notevolmente all'apertura del listino di Shanghai, per poi stabilizzarsi nel pomeriggio. Ma i danni non sono ancora ban quantificabili anche perché ieri la borsa di Hong Kong, quella in cui le azioni della Tsingtao sono quotate, era chiusa a causa della festa del Chung Yeung, una ricorrenza molto sentita nella città-Stato.

La Tsingtao, nata nel 1903, esporta in novanta Pesi in tutto il mondo e da sola rappresenta più della metà dell'export birrario del Dragone.

Che rischia di crollare per una pausa pipì.

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