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Sì agli ispettori a Bari per il 54% degli italiani

L'iniziativa di Piantedosi "normale" per i cittadini. E per Decaro alle Europee spunta il nodo candidabilità

Sì agli ispettori a Bari per il 54% degli italiani

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Gli italiani promuovono la scelta del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi di inviare una commissione ispettiva al Comune di Bari per verificare eventuali infiltrazioni della mafia nella gestione amministrativa. Il giudizio positivo, sull'iniziativa del Viminale, è contenuto in un sondaggio realizzato dall'istituto Noto. Per il 54% degli italiani la Commissione di accesso al Comune di Bari inviata dal ministero dell'Interno è una normale procedura, visto che c'è un'indagine in corso da parte della magistratura. E solo il 27% legge la verifica come «una guerra politica del governo contro un'amministrazione di centrosinistra», mentre il 19% non sa esprimere un'opinione o non ha seguito il caso. Numeri che smontano la narrazione del Pd sulla presunta aggressione politica. E che demoliscono l'immagine di «martire» che il sindaco di Bari Antonio Decaro si è costruito in queste settimane. «Abbiamo messo in contrapposizione le due linee politiche che oggi ci sono - ha spiegato all'Adnkronos il direttore di Noto Sondaggi, Antonio Noto - la parte governativa e il ministero dice «è una normale procedura visto che c'è un'indagine in corso da parte della magistratura, invece l'opposizione con Decaro dice non è vero, questo è un attacco di guerra politica a un'amministrazione guidata dal centrosinistra». Se si restringe il campo all'elettorato del M5s il dato diventa ancor più interessante: il 50% ritiene che l'atto di Piantedosi sia giusto. Il sondaggio di Noto dà fiato al centrodestra: «Gli italiani hanno le idee più chiare dell'opposizione» attacca il deputato Fdi Riccardo De Corato. Numeri a parte, il caso Bari si arricchisce ora di un nuovo giallo: Decaro rischierebbe l'incandidabilità in caso di scioglimento per mafia. Il primo cittadino di Bari ha annunciato che sarà in campo alle prossime elezioni europee con la lista Pd. Forte di un accordo politico con Manfredi e De Luca in Campania, Decaro punta al pieno di voti al Sud. L'ingresso a Bruxelles potrebbe essere sbarrato però dall'incandidabilità. È un groviglio giuridico da sciogliere. Ci sono due casi in Campania, tre in Calabria e uno in Emilia Romagna che riguardano i sindaci colpiti dallo scioglimento per mafia e dichiarati incandidabili dal Tribunale. Il voto per il Parlamento europee è alle porte. Mentre la procedura di scioglimento potrebbe richiedere tempi più lunghi, fino a sei mesi.

In quel caso cosa accadrebbe? Decaro dovrebbe mollare lo scranno a Bruxelles? Gli avvocati sono già al lavoro per studiare precedenti ed escamotage.

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