Il Sì smaschera Gratteri. "Su Falcone un falso usato per propaganda"

Svelato l'autogol su La7 del testimonial del No. "Contro la separazione delle carriere ha citato un'intervista mai esistita al magistrato"

Il Sì smaschera Gratteri. "Su Falcone un falso usato per propaganda"
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Un autogol clamoroso, quello del fronte del "No" al referendum sulla separazione delle carriere. Perché ne è protagonista un magistrato rispettato come Nicola Gratteri, diventato frontman degli avversari alla riforma costituzionale. E poi perché riguarda il simbolo della migliore magistratura, il martire della mafia Giovanni Falcone. Infine, perché inquieta la capacità di infiltrazione delle fake news a tutti i livelli.

Succede che il procuratore di Napoli a Di Martedì su La7, l'11 novembre legge brani di un'intervista di Falcone mai rilasciata, dicendo che nel 1992 il magistrato si era espresso contro e non a favore la separazione delle carriere. Ma era una dichiarazione falsa, periodicamente utilizzata sui social, per contrastare il suo "Sì" alla riforma, espresso in tv e in un'intervista a Repubblica del 1991. Frasi che il "Comitato Sì separa" della Fondazione Einaudi mette nel suo manifesto istitutivo e che ripropone alla Camera, facendo sentire la voce del magistrato ucciso dalla mafia. Denuncia "un'opera scientifica di disinformazione" del fronte del No al referendum il presidente Domenico Caiazza, che ha guidato le Camere penali: "Si arriva al fondo con l'intervista falsa di Falcone di cui in tv il frontman del Comitato contro la separazione delle carriere, di fronte a milioni di ascoltatori, legge dei brani. Ma si tratta di un meme che gira da tempo sui social. Siamo all'allarme democratico. La Fondazione ha recuperato l'audio originale di Falcone, che dopo l'arrivo del nuovo codice con il processo accusatorio disse che senza la separazione delle carriere la riforma non poteva funziona. Il nostro obiettivo è ribaltare il fiume di menzogne vergognose, come quella che il pm finirebbe sotto l'esecutivo. Una volgare falsità, perché l'articolo 104 della Costituzione che garantisce autonomia e indipendenza ai magistrati non viene modificato". La voce di Falcone smentisce Gratteri o chiunque altro voglia distorcere il suo pensiero. Dice che con il nuovo codice le carriere "non possono rimanere a lungo indifferenziate".

Per il presidente della Fondazione Einaudi, Giuseppe Benedetto, è ora di fare chiarezza. Soprattutto con chi, come Gratteri, si è anche detto a favore al sorteggio per l'elezione dei membri del Csm. Lo dice anche il ministro della Giustizia Carlo Nordio, che parla di Gratteri come di "un amico". La Fondazione trasmette anche lo stralcio di una intervista in cui definisce quella del Csm "la mamma di tutte le riforme per la giustizia", dicendo che contro lo strapotere delle correnti "l'unica via d'uscita è il sorteggio". Non una fake, ma una dichiarazione mai smentita. "Lo aspettiamo per un confronto", dicono i vertici del Comitato Sì separa.

Ne fa parte anche Antonio Di Pietro: "Se qualche pm vuole inginocchiarsi al governo nulla lo impedisce, lo fa anche adesso, solo un giudice terzo può controllarlo. Ero contro la riforma da magistrato, ma da avvocato ho visto che quando un pm chiede un rinvio a giudizio quasi sempre gli viene concesso".

La7 è nella bufera, con Il Fatto, anche per false frasi attribuite a Paolo Borsellino, sempre sulla separazione delle

carriere. Come Falcone era favorevole, ma si racconta che avrebbe detto il contrario in tv a Samarcanda, mentre non c'era neppure. "Fake news da propaganda russa, quelle di Formigli e Gruber", attacca Salvo Sallemi di FdI.

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