Svolta della Ue, sanzioni a Israele. La commissione Onu: "Genocidio"

Le misure annunciate oggi da Kallas. Stop all'accordo commerciale Il report: "Volontà di distruggere i palestinesi". Tel Aviv: "Antisemiti"

Svolta della Ue, sanzioni a Israele. La commissione Onu: "Genocidio"
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Arrivano le sanzioni europee contro Israele. Sarà adottato oggi dal collegio dei commissari europei il pacchetto di misure che comprende anche la sospensione della parte commerciale dell'accordo di associazione Ue-Israele. I contenuti del dossier saranno illustrati oggi nel corso di una conferenza stampa dall'Alta commissaria Kaja Kallas e dal commissario Ue al Commercio Maros Sefcovic. "L'Ue - ha spiegato ieri il portavoce della commissione Anouar el Anouni - ha costantemente esortato Israele a non intensificare la sua operazione a Gaza City. L'intervento militare porterà a più distruzione, più morti e più sfollamenti. È giunto il momento di interrompere il ciclo di violenza, di distruzione e di sofferenza e questo deve finire ora". Le sanzioni saranno poi valutate dai singoli governi.

Anche alle Nazioni Unite non tira una buona aria per Israele. La commissione d'inchiesta internazionale indipendente per conto del Palazzo di Vetro ha stabilito che Israele ha compiuto "un genocidio" a Gaza dall'ottobre 2023, con "l'intento di distruggere i palestinesi" presenti nel territorio. "Siamo giunti alla conclusione che a Gaza si sta verificando un genocidio e che la responsabilità ricade sullo Stato di Israele", ha dichiarato il sudafricano Navi Pillay, capo della commissione, secondo la quale le autorità e le forze armate israeliane hanno commesso "quattro dei cinque atti genocidi" elencati nella Convenzione sul genocidio del 1948: uccidere membri del gruppo; causare gravi danni fisici o mentali ai membri del gruppo; infliggere deliberatamente al gruppo condizioni di vita volte a provocarne la distruzione fisica in tutto o in parte; e imporre misure volte a impedire le nascite all'interno del gruppo. Secondo gli inquirenti dichiarazioni esplicite delle autorità civili e militari israeliane, assieme al modello di condotta della forza israeliana, "indicavano che gli atti genocidi erano stati commessi con l'intento di distruggere i palestinesi nella Striscia di Gaza come gruppo".

Il rapporto ha concluso che il presidente israeliano Isaac Herzog, il primo ministro Benyamin Netanyahu e l'ex ministro della Difesa Yoav Gallant hanno "incitato alla commissione di genocidio e che le autorità israeliane non hanno preso provvedimenti contro di loro per punire tale incitamento". La commissione non è un organo legale, ma i suoi rapporti possono esercitare pressioni diplomatiche e servire a raccogliere prove per un successivo utilizzo da parte dei tribunali. Per Pillay la commissione sta collaborando con il procuratore della Corte penale internazionale, che nei mesi scorsi ha emesso un mandato di arresto internazionale nei confronti di Netanyahu e Gallant. "Abbiamo condiviso con loro migliaia di informazioni". Israele ha contestato l'operato della commissione, parlando di "tre individui che agiscono come rappresentanti di Hamas, noti per le loro posizioni apertamente antisemite" che hanno pubblicato un rapporto su Gaza che "si basa interamente su falsità di Hamas, riciclate e ripetute".

Lunedì intanto si all'assemblea generale dell'Onu si discuterà della dichiarazione promossa da Francia e Arabia Saudita per

rilanciare la soluzione dei due Stati, Israele e Palestina, escludendo categoricamente Hamas dal processo. La Francia e altre nazioni hanno già annunciato che in quell'occasione formalizzeranno il riconoscimento della Palestina.

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