Con l'avvento dell'autunno ritorna anche la voglia di scaldarsi o di concedersi una pausa salutare sorseggiando una tazza di tè, una delle bevande più consumate al mondo. Quale momento migliore per assaporare quello nero? La scienza ha confermato i suoi innumerevoli benefici. Scopriamoli insieme.
Cos'è il tè nero
L'infuso è una variante ottenuta dalle foglie della pianta Camellia sinensis. A distinguerlo dalle altre varietà (verde, bianco e oolong) è il processo di lavorazione. Dopo la raccolta, le foglie vengono fatte appassire e ossidare a contatto con l'aria. Proprio questi passaggi sono in grado di conferire alle stesse il tipico colore scuro.
La bevanda è prodotta soprattutto in Cina, India, Sri Lanka e Kenya e il suo profilo aromatico varia a seconda della zona di origine. Ad esempio, il tè nero Ceylon dello Sri Lanka ha un sentore leggermente agrumato, al contrario quello di Assam è noto per il gusto maltato e intenso. Non dimentichiamo anche il profumato Keemum cinese e il floreale Darjeeling.
Le proprietà
Il tè nero è un vero e proprio alleato della salute. Infatti contiene minerali (ferro, magnesio, potassio, fosforo, zinco, sodio) e vitamine (A, B2, B9, C, K). Notevole, poi, il contenuto di polifenoli, una classe di composti antiossidanti che includono le teaflavine e le tearubigine.
Gli antiossidanti contrastano l'azione negativa dei radicali liberi. Ad esempio le teaflavine, che si formano durante il processo di ossidazione delle foglie e che conferiscono all'infuso la sua tipica colorazione, in sinergia con le tearubigine, proteggono le cellule adipose dai danni ossidativi.
I benefici
I benefici del tè nero sono scientificamente provati. Esso: supporta la salute cardiovascolare, stimola il metabolismo, abbassa il colesterolo LDL e promuove il benessere di ossa e intestino.
Salute cardiovascolare
Come abbiamo già visto, le teaflavine sono in grado di combattere le conseguenze dell'ossidazione. Uno studio pubblicato su Advances in Nutrion suggerisce che per ogni tazza di tè consumata giornalmente si ha una riduzione del 4% del rischio di morte per patologie cardiache e per ictus.
Metabolismo
Bere tre tazze di tè nero al giorno per 3 mesi in associazione ad una dieta sana ed equilibrata significa favorire la termogenesi e, di conseguenza, perdere peso. Il merito, come dimostra uno studio pubblicato su Food & Function, spetta all'elevato contenuto di flavoni.
Colesterolo LDL
Il consumo regolare di tè nero contribuisce a ridurre la concentrazione sierica di colesterolo LDL o "cattivo" il cui accumulo nelle arterie è un fattore di rischio di ictus e insufficienza cardiaca. La conferma giunge da una rassegna di studi condivisa su Clinical Nutrition.
Ossa
I flavonoidi si comportano anche come fluoruri naturali e, in quanto tali, riducono la perdita di densità ossea, rafforzando contemporaneamente le ossa e prevenendo l'osteoporosi in particolare nelle donne in menopausa. Di questi benefici parla uno studio pubblicato su Medicine.
Intestino
I polifenoli sostengono l'equilibrio del microbiota intestinale in due modi. Da un lato promuovono la crescita dei batteri buoni, dall'altro inibiscono la proliferazione di quelli negativi. La regolarizzazione della funzione della barriera intestinale è stata dimostrata da uno studio pubblicato su Critical Reviews in Food Science and Nutrition.
Dosi e controindicazioni
Secondo gli esperti è possibile bere fino a 2-3 tazze di tè nero al giorno, preferibilmente al mattino o nel primo pomeriggio. Dosi maggiori sono sconsigliate poiché le sostanze stimolanti come caffeina, teofillina e teobromina in esso presenti, soprattutto nei soggetti predisposti, possono provocare una serie di sintomi spiacevoli.
La concentrazione di tannini, inoltre, riducono l'assorbimento del ferro nei pazienti già carenti del minerale e peggiorano malattie quali la gastrite e il
reflusso gastroesofageo. Il consumo è sconsigliato negli individui che soffrono di ansia, sindrome dell'intestino irritabile, disturbi della coagulazione e ormonali.Leggi anche:
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