
Autunno. Mentre le foglie si rivestono di calde sfumature, le giornate si accorciano e l'aria frizzantina diventa un piacevole richiamo al focolare. Non c'è periodo migliore di questo per sorseggiare le tisane antiossidanti, bevande tra le più bevute al mondo (circa 400 miliardi di tazze all'anno). Perché soprattutto con l'arrivo dei primi freddi il loro consumo è consigliato? Scopriamolo insieme.
Le tisane nella storia
La storia delle tisane affonda le radici nell'antichità. Greci e Romani già utilizzavano le piante a scopi curativi. Successivamente in epoca medievale i monaci si specializzarono nella classificazione delle erbe in base alle loro proprietà e ai loro effetti. Questa tradizione si è protratta fino ai nostri giorni, non a caso la farmacopea internazionale ha anche attribuito una definizione alle varie erbe.
Le tisane, preparazioni liquide generalmente prive di caffeina, appartengono alla categoria degli idroliti e si catalogano in base ad alcune caratteristiche precise: il rimedio di base, l'adiuvante, il complemento e il correttore.
Due sono, invece, le tipologie: l'infuso e il decotto. L'infuso si ottiene con l'essiccazione, lo sminuzzamento e l'infusione di diverse parti della pianta (foglie, fiori, frutti). Per il decotto si utilizzano le parti più dure dell'arbusto (radici, corteccia) che vanno bollite e successivamente filtrate.
Cosa sono gli antiossidanti
Il termine antiossidanti sta a indicare sostanze chimiche che contrastano, rallentano o neutralizzano la formazione dei radicali liberi. Questi ultimi sono molecole instabili prodotte in molte cellule dell'organismo come conseguenza di alcune reazioni metaboliche.
I radicali liberi si formano in particolare quando si adottano cattive abitudini come l'esposizione prolungata e senza protezione ai raggi ultravioletti, l'abuso di alcol, il consumo di tabacco e la non gestione dello stress psicofisico intenso.
Tra gli antiossidanti sono contemplati i flavonoidi, gli isoflavoni, i polifenoli, i carotenoidi, le catechine, gli acidi grassi essenziali (omega 3, linoleico). Ancora i tannini, i fenoli, i lignani, le vitamine C ed E. Li troviamo in frutta, verdura, noci, semi, cereali integrali, erbe, spezie e cacao.
A cosa servono le tisane antiossidanti
Da tempo è noto che i radicali liberi sono in grado di alterare la struttura del DNA e quindi di favorire lo stress ossidativo che, a sua volta, spiana la strada al cancro, alle patologie cardiache, a quelle degenerative e a molte altre malattie.
Bere le tisane antiossidanti, dunque, significa contrastare l'infiammazione scatenata dai radicali liberi e prevenire i disturbi che abbiamo citato. In più rafforzano il sistema immunitario, contribuendo quindi a proteggere l'organismo dai tipici malanni autunnali.
Erbe, spezie e altre sostanze delle tisane antiossidanti
Gli ingredienti comunemente presenti all'interno delle tisane antiossidanti sono i seguenti:
- Germogli delle foglie del tè verde: in quanto ricchi di polifenoli, vengono considerati come le più potenti sostanze naturali capaci di combattere i danni causati dei radicali liberi
- Limone: l'azione antiossidante è data da un gran numero di composti bioattivi. Tra questi i flavonoidi, i limonoidi, le cumarine, le vitamine A, C ed E
- Bacche di acai: questi frutti simili ai mirtilli svolgono un'importante funzione protettiva nei confronti dell'apparato cardiocircolatorio
- Rosa canina: alleata contro stress e stanchezza. Favorendo la diuresi, facilita l'eliminazione delle tossine
- Semi di finocchio: non solo possiedono proprietà digestive, ma contrastano altresì lo stress ossidativo grazie alla quantità non trascurabile di polifenoli
- Zenzero: il composto bioattivo noto come gingerolo previene l'infiammazione. Un ulteriore supporto è dato dalle vitamine B3, B6 e C.
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