Salute

Fibroma uterino: cause, sintomi e terapia

Quando dà sintomi importanti questo tumore benigno deve essere asportato chirurgicamente. La terapia farmacologica serve esclusivamente ad evitare che aumenti di volume

Fibroma uterino: cause, sintomi e terapia

Secondo le statistiche colpisce il 15-30% delle donne di età compresa fra i 30 e i 50 anni. Stiamo parlando del fibroma uterino, il tumore benigno più comune dell'apparato genitale femminile. Definito anche mioma, esso tende a crescere durante il periodo fertile sotto l'influsso degli ormoni estrogeni prodotti dalle ovaie. Con l'approssimarsi della menopausa, invece, si assiste a una sua regressione o addirittura alla scomparsa dello stesso. Nella maggior parte dei casi la crescita è lenta e le dimensioni variano in base alla localizzazione: da pochi millimetri ad alcuni centimetri. Esistono quattro tipologie di fibroma uterino:

  • Sottomucoso: poiché si sviluppa all'interno della cavità uterina, può dar luogo a una sintomatologia molto fastidiosa;
  • Sottosieroso: si sviluppa nella parete esterna dell'utero e conferisce all'organo una forma irregolare;
  • Intramurale: si sviluppa all'interno della parete muscolare dell'utero e provoca un aumento del suo volume;
  • Infralegamentario: si sviluppa nel mezzo dei due foglietti del legamento uterino.

Questo disturbo è spesso fonte di preoccupazione, ma fortunatamente la sua evoluzione in cancro maligno (sarcoma) è un evento assai raro. Scopriamo quali sono le cause del fibroma uterino, i sintomi che comporta, la diagnosi e la relativa terapia.

Le cause del fibroma uterino

Ginecologia

Attualmente non si conoscono con precisione le cause del fibroma uterino. Vi sono, tuttavia, dei fattori di rischio che concorrono alla sua formazione, in primis quelli genetici e quelli ormonali. Da un punto di vista genetico si è osservato che il tumore tende a manifestarsi con maggiore frequenza nelle donne appartenenti alla stessa famiglia. Innegabile, poi, l'influenza ormonale e lo dimostra il fatto che, dopo la menopausa, la dimensione del fibroma tende a ridursi. Non devono, infine, essere sottovalutati altri elementi: l'ipertensione,

il menarca precoce, l'obesità, l'etnia africana e la perimenopausa. Questo, infatti, è un periodo molto delicato. Gli scompensi ormonali dovuti all'esaurimento dei follicoli, e quindi alla saltuaria presenza delle mestruazioni, sono in grado di far aumentare le dimensioni del cancro benigno.

I sintomi del fibroma uterino

Dolore

In molti casi il fibroma uterino non dà sintomi e viene scoperto in maniera del tutto casuale durante un controllo ginecologico di routine. Quando presente, invece, la sintomatologia varia a seconda del tipo di tumore:

  • Sottomucoso: provoca mestruazioni abbondanti e prolungate, con conseguenza anemia da carenza di ferro;
  • Intramurale: causa mestruazioni intense, dolore durante i rapporti e disturbi da compressione rettale;
  • Sottosierosi: se presenti sulla parete anteriore dell'utero danno luogo a disturbi da compressione vescicale. Se crescono, invece, sulla parete posteriore dell'utero generano disturbi da compressione rettale.

Altre manifestazioni includono:

  • Sensazione di peso o di gonfiore;
  • Dolore pelvico;
  • Algia alla schiena che si irradia alla coscia.

Il fibroma uterino non ostacola il concepimento. Solo quelli di grandi dimensioni situati tra le fibre muscolari o all'esterno, in quanto sottoposti a stimoli ormonali, possono indurre delle contrazioni e quindi favorire un parto pretermine.

La diagnosi e la cura del fibroma uterino

Chirurgia

La diagnosi del fibroma uterino viene effettuata durante una visita ginecologica. Alla palpazione l'utero appare di dimensioni aumentate e di forma anomala, ma soprattutto si avverte la presenza di una neoformazione di consistenza dura. A dare conferma del tumore,

tuttavia, è l'ecografia trans vaginale che talvolta può essere seguita da una risonanza magnetica quando si sospetta un coinvolgimento delle cellule del miometrio e della vagina.

Se il fibroma non provoca sintomi, si adotta un atteggiamento di vigile attesa che consiste in screening periodici durante i quali viene valutata l'evoluzione del disturbo. In caso contrario la strategia terapeutica deve essere adottata tenendo conto di alcuni aspetti, come sede e volume della massa, età e stato di salute della paziente.

La terapia farmacologica non fa scomparire il fibroma, ma tiene a bada la sua crescita.

Si basa sulla somministrazione della pillola contraccettiva che, tra le altre funzioni, riduce la quantità delle mestruazioni e il dolore ad esse associato. Quando la sintomatologia è importante e le dimensioni del tumore sono notevoli, si ricorre alla chirurgia e precisamente:

  • Miomectomia: consiste nell'asportazione del fibroma;
  • Isterectomia: oltre al fibroma viene asportato l'utero;
  • Embolizzazione: comporta l'occlusione delle arterie che irrorano il fibroma.

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