Guerra in Ucraina

"Appoggia la guerra di Putin": e lo squalificano fino al 2023

Evgeny Rylov squalificato dalla Federazione internazionale di nuoto. La stella esclusa dalle competizioni fino al 2023 per la sua posizione sulla guerra in Ucraina

"Appoggia la guerra di Putin": e lo squalificano fino al 2023

L'atleta russo Evgeny Rylov, stella del nuoto mondiale, è stato squalificato dalle gare e non potrà più prendere parte alle competizioni fino al 19 gennaio 2023. Un provvedimento punitivo che fa discutere, dal momento che non è motivato dalla violazione di una qualche regola, come ad esempio una norma del Codice antidoping, bensì dalla posizione presa dal nuotatore russo.

Lo scorso 18 marzo, infatti, Evgeny Rylov ha partecipato alla manifestazione tenutasi allo stadio Luzhniki di Mosca, ed ha ascoltato insieme alla folla riunita il discorso del presidente della Federazione russa Vladimir Putin. Rylov ha inoltre sfilato con la propria medaglia ed una giacca sui cui era presente la lettera Z, simbolo adottato dall'esercito russo.

La sua posizione di doppio oro olimpico a Tokyo 2020 nel dorso non è servita ad evitargli il duro provvedimento Federazione internazionale di nuoto (Fina), che lo ha tagliato fuori dalle gare per i prossimi 9 mesi. Il 23enne Evgeny Rylov, stella indiscussa del nuoto mondiale, vincitore di due ori a Tokyo 2020 nel dorso (100 e 200 metri), di cinque allori iridati (3 dei quali in vasca corta) e di 4 titoli europei, è stato sanzionato per le sue posizioni. Considerato un "filo-Putin", il nuotatore di Novotroick è stato escluso dalle competizioni e dalle attività della federazione internazionale dallo scorso 20 aprile.

Dura la risposta del governo di Mosca, che si è schierato dalla parte dell'atleta, un sergente di polizia. "Pensiamo che questo contraddica i valori dello sport. Alla fine, danneggia le federazioni internazionali e danneggia le competizioni internazionali se gli atleti più forti non hanno l’opportunità di competere", ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, come riportato da Interfax. Aspra la risposta del ministro dello sport Oleg Matytsine, che parlato di decisione "interamente politicizzata".

"Evgeny non è solo l’orgoglio della Russia ma di tutto il nuoto internazionale", ha commentato.

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