"Mi lasci parlare, benedetta...". Ecco perché Cacciari si è infuriato con la Gruber

Il rapporto tra i femminicidi e le responsabilità della politica causa lo scontro tra il filosofo e la conduttrice di Otto e mezzo, che aveva interrotto più volte l'ospite in collegamento

"Mi lasci parlare, benedetta...". Ecco perché Cacciari si è infuriato con la Gruber
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Scintille in diretta televisiva nella puntata di "Otto e mezzo" andata in onda ieri sera: protagonisti la conduttrice Lilli Gruber e il filosofo Massimo Cacciari, che si trovava in collegamento da Venezia. Il tema del talk show preserale di La7 di mercoledì 28 maggio verteva sul femmicidio della 14enne Martona Carbonara avvenuto ad Afragola (vicino a Napoli) - che ha visto nelle scorse ore la confessione dell'ex fidanzato 18enne Alessio Tucci - e su come il mondo della politica possa prevenire questo drammatico fenomeno. La giornalista cercava di inzigare il professore universitario nel cercare di additare moralmente "i populisti nazionalisti al potere" perché "adottano una politica da bulli" dove vince il più forte e il più figo". Ma Cacciari, in realtà, vole svolgere un'analisi più completa.

"Ci occorre una buona politica che organizzi una buona scuola, che finanzia una buona scuola - sostiene l'ex sindaco di Venezia -. All'interno della scuola si dovrebbe prevedere una educazione sentimentale", anche se "è ben difficile trovare i professori che facciano una vera educazione sentimentale, che facciano leggere le cose...". Nel pieno del ragionamento la Gruber interrompe Cacciari, aggiungendo un'altra considerazione velenosa nei confronti del governo di centrodestra: "Professore, la politica utilizza l'educazione sentimentale, o alle relazioni, perché la semplice parola di educazione sessuale, nel regno di Dio, patria e famiglia, però rigorosamente tradizionale, non si può neanche pronunciare la parola sesso".

Un intermezzo che, comunque, non influisce minimamente nel discorso che il filosofo prosegue, seppur a fatica, visti gli accavallamenti di voce. "Vabbè, comunque occorrerebbe una buona politica che incentivi e promuove una buona cultura nelle scuole, buone letture e inquadramento storico delle grandi trasformazioni, proprio antropologiche che abbiamo incontrato - continua Cacciari -. Fargli spiegare che appunto, una certa epoca, quella patriarcale, è definitivamente finita e non risorgerà mai più". Questo perché l'educazione deve servire ad attrezzare i giovani, ad affrontare i salti d'epoca. Questo deve fare la buona politica, una scuola che apprezza i giovani".

Neanche il tempo di chiudere la propria riflessione, che Gruber interviene ancora a piedi uniti per chiosare l'attacco contro Giorgia Meloni e gli altri ministri sul quel tema. "Sì, ma perché oggi con la politica di oggi rischiamo di andare indietro...?". A quel punto Cacciari sbotta direttamente contro la presentatrice: "Ma scusi un attimo, mi lasci parlare, no, benedetta...". Il filosofo riesce quasi ad autocensurarsi per un pelo prima di farsi scappare una parola in più che lo avrebbe "crocifisso".

L'ex inviata del Tg1 capisce immediatamente che è meglio non provocare ulteriormente il suo interlocutore e si limita a un laconico "sono benedettissima". La puntata può concludersi con un clima più sereno; ma sarebbe bastata un'espressione infelice in più per trasformare questa scena in una rissa tv cult d'altri tempi.

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