
Giusto il tempo tecnico per capire cosa fare dopo la conclusione della sua breve esperienza politica ed ecco che Dino Giarrusso si rimette in careggiata verso una nuova avventura professionale: per lui, infatti, si aprono le porte della nuova edizione dell'Isola dei famosi, in onda su Canale5 a partire dal prossimo 7 maggio. Per l'ex Iena si tratta di un ritorno ufficiale in casa Mediaset, dopo sette anni in cui ha militato in ambienti storicamente agli antipodi dalla filosofia del Biscione, come il Movimento 5 Stelle prima e (seppur per pochissimi giorni) con il Partito Democratico. In effetti, a ben guardare, quello di concorrente di un reality show televisivo era un tassello che fino ad adesso mancava completamente nel curriculum personale di Giarrusso: lui, che può vantarsi di essere campione del mondo in carica di cambio delle casacche, nonché recordman assoluto della specialità.
Classe 1974, catanese di origine, Dino Giarrusso comincia come giornalista collaborando con La Repubblica, L'Unità e La Sicilia, nonché come autore televisivo per testate locali siciliane come Teletna e Antenna Sicilia. Dopo di che tenta con alterne fortune anche la carriera da attore: si veda, per esempio, la sua partecipazione in piccoli ruoli in "Provaci ancora prof" e "Il commissario Manara". Tutti, però, si ricordano di lui in abito scuro e cravatta dal 2014 e per i successivi quattro anni: il suo fiuto gli consente costruire diversi servizi alle Iene in cui una decina di aspiranti attrici accusano il regista Fausto Brizzi di presunte molestie sessuali. Uno "scoop" sensazionale, non c'è dubbio: le denunce sono talmente granitiche che Brizzi, nel 2019, viene prosciolto dal gip del Tribunale di Roma da tutti gli episodi menzionati perché "il fatto non sussiste".
Giarrusso, nel frattempo, ha già lasciato la trasmissione di Italia1 nel 2018 per approdare invece sul carro (allora dei vincitori) del Movimento 5 Stelle. A dire la verità gli inizi pentastellati non sono particolarmente esaltanti: candidato alla Camera dei Deputati sette anni fa nel collegio uninominale 10 di Roma Monteverde, Aurelio, Gianicolense e Trullo, l'ex attore ottiene infatti un misero 27% che non gli permette di essere eletto a Montecitorio. Poco male, perché al neo-trombato di lusso ci penserà Lorenzo Fioramonti a trovargli subito un posto d'onore: nientepopodimenoché segretario particolare dello stesso viceministro dell'Istruzione allora in carica (per dire...). Il suo ruolo è quello di aiutare Fioramonti a evadere segnalazioni inerenti presunte irregolarità all'interno di concorsi universitari.
Per la Iena arriva poi l'occasione di emigrare a Strasburgo e Bruxelles una volta eletto parlamentare europeo sempre con i pentastellati. È il periodo del governo Conte 1, sostenuto dai 5 Stelle e dalla Lega, e Dino non manca mai occasione di criticare aspramente il Partito Democratico. Secondo lui, del resto, il Pd è un "partito morto". Ma non solo: pesantissime sono le accuse contro la classe dirigente piddina dell'Umbria implicata nello scandalo della sanità regionale che poi portò alle dimissioni della governatrice Catiuscia Marini. "In Umbria c'è un'organizzazione criminale legata al Partito Democratico che deve essere stroncata esattamente come devono essere stroncati i criminali che spacciano la cocaina. Ed è strano che se ne parli poco". Peccato per lui che, dopo pochissimi mesi, il M5s si alleerà con il Pd per dare vita al Conte 2, nonché per sostenere il medesimo candidato governatore proprio in Umbria.
Quello stesso Giuseppe Conte che, subito dopo, ha "trasformato il Movimento nello zerbino del Pd", sempre stando alle parole testuali espresse dall'allora europarlamentare. Ma non c'è problema, perché nel giro di qualche mese Giarrusso annuncia di lasciare il Movimento. Abbandonderà anche la poltrona da deputato europeo? Ma assolutamente no. Nonostante lui stesso si fosse lasciato andare a dichiarazioni del tipo: "Come nostra regola assoluta aurea c'è quella secondo la quale chi non è più in linea con il Movimento, al momento in cui lo lascia, si dimette anche dalla sua carica", criticando aspramente quei suoi colleghi pentastellati che avevano fatto la stessa cosa prima di lui. "A queste persone succede che della colla compare sotto i loro pantaloni all'altezza del sedere; questo mastice tiene incollati loro sulla poltrona", era il commento sarcastico comparso in un video su Facebook.
Nella primavera del 2022, intanto, è il momento dell'abbraccio politico a Cateno De Luca, più volte alleato con il centrodestra in passato: l'obiettivo è quello di sostenere l'ex sindaco di Messina come presidente della Regione Sicilia con la lista "Sud chiama Nord". Tuttavia, in piena estate, Giarrusso molla De Luca e tenta anche di presentare la stessa dicitura del nuovo movimento per le elezioni politiche di settembre: l'esame ministeriale, tuttavia, darà torto all'ex Iena e ragione a De Luca. Niente Parlamento italiano per l'ex grillino. C'è però il "sempreverde" e di bocca buona Partito Democratico che potrebbe accoglierlo in occasione delle primarie tra Stefano Bonaccini ed Elly Schlein. Dino si schiera apertamente a favore del primo, ma non fa altro che provocare due conseguenze "nefaste": la prima è la sua cacciata immediata dal movimento al quale aveva tentanto invano di iscriversi, la seconda è la clamosora sconfitta nella sfida a segretario dem dello stesso Bonaccini, dato per nettamente favorito alla vigilia.
Dopo questo bacio della morte, per Giarrusso arriva mestamente il tempo di dare l'addio all'Eurocamera al termine della legislatura 2019-2024: nessuno gli ha proposto una ricandidatura in alcuna lista e così si reinventa, dall'inizio del 2025, giornalista come direttore editoriale del quotidiano "L'identità" e la conduzione su Radio Cusano Campus del programma "In Dino veritas". Dopo nemmeno quattro mesi, il richiamo di Cayos Cochinos, in Honduras, nel ruolo di naufrago l'ha fatta da padrone. Insieme a lui, concorrerà anche Mario Adinolfi, leader del Popolo della Famiglia e anche lui ex militante del Partito Democratico. A proposito di Giarrusso, il giornalista del Foglio Luciano Capone ha fatto ironicamente notare su X questo repentino "cursus honorum": "Il 22 gennaio 2025 diventa giornalista pubblicista; Il 4 febbraio 2025 diventa direttore di giornale; il 1 maggio 2025 va all'Isola dei Famosi. Giarrusso enfant prodige".
Ma a Dino si potrebbe anche dedicare la canzoncina che il Trio Medusa a tutti quei parlamentari che cambiavano idea troppo frequentemente: "Che salto, che svolta, che bella giravolta. Di qua o di là, sei proprio un gran voltagabbà: un voltagabbà… na!".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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