A San Pietro ci sono (quasi) tutti: chi sono i grandi assenti al funerale del Papa

Oltre 160 delegazioni per l'ultimo saluto a Francesco, ma alle esequie si registrano assenze pesanti tra i leader del mondo

A San Pietro ci sono (quasi) tutti: chi sono i grandi assenti al funerale del Papa
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Oggi Roma sarà il centro del mondo, pronta ad accogliere tutti i grandi della Terra per l'ultimo saluto a Papa Francesco. O meglio: quasi tutti, perché si registrano alcune pesantissime assenze a Piazza San Pietro. In certi casi si tratta anche di segnali evidenti dei rapporti complicati e turbolenti che in questi anni diversi Paesi hanno avuto con il Pontefice. E perciò tra le centinaia di migliaia di presenti non ci saranno delle figure di spicco a livello globale.

La Russia è rappresentata alle esequie di Francesco, ma all'appello manca Vladimir Putin. Di certo pesa parecchio il mandato di cattura emesso a suo carico dalla Corte penale internazionale. In questi giorni il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, è stato accusato di non aver dato seguito al provvedimento della Cpi e quindi di aver provato a stendere il tappeto rosso al presidente russo, ma in realtà da via Arenula hanno spiegato che lo zar non è mai transitato in territorio italiano e in questi mesi non è arrivata alcuna informazione sul fatto che fosse in procinto di venire nel nostro Paese: "La presenza della persona o il suo imminente ingresso nel territorio dello Stato sono, infatti, condizioni essenziali per i provvedimenti conseguenti". Comunque per conto della Russia ci sarà Olga Lyubimova, ministro della Cultura.

Un altro grande assente è senza dubbio Benjamin Netanyahu. In questi mesi non sono passati inosservati i mal di pancia da parte di Israele nei confronti delle posizioni espresse da Papa Francesco sulla guerra a Gaza scatenata da Hamas. L'utilizzo del termine "genocidio" ha irritato lo Stato ebraico, tanto che le condoglianze di Bibi sono arrivate a tre giorni dalla scomparsa del Papa. Il Rabbino Capo di Roma, Riccardo Di Segni, sarà presente nel rispetto dello Shabbat: in circostanze normali non è prevista la celebrazione dei funerali, ma in un caso eccezionale come questo è stato comunque deciso di prendere parte alle esequie.

Anche Xi Jinping diserterà il funerale del Santo Padre.

Francesco ha lavorato per avvicinare la Santa Sede e Pechino: la ricerca del dialogo con la Repubblica popolare è stata sicuramente una delle sue missioni politiche più significative, ma il suo sogno è rimasto incompiuto. E lo dimostra il fatto che la Cina abbia lasciato passare diverse ore prima di diffondere una nota sulla morte del Pontefice.

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