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Chiesa di San Cristoforo, il faro di Milano

Nota come San Cristoforo sul Naviglio questa piccola ma affascinante chiesa è nota sia per la particolarità della sua struttura, che per le storie che la caratterizzano. Scopriamole insieme

Chiesa di San Cristoforo, il faro di Milano

A pochi passi dal Naviglio Grande di Milano sorge una piccola ma caratteristica chiesetta nota come San Cristoforo sul Naviglio, luogo di culto dal fascino misterioso. La struttura architettonica è costituita da due edifici sorti in epoche differenti e, per questo, frutto di stili e ricostruzioni diverse.

Collocata in uno dei luoghi di maggiore passaggio, a pochi metri della Canottieri Milano, la piccola chiesetta conserva una bellezza unica cristallizzata nel tempo. Impreziosita dalle storie che ne arricchiscono il percorso e dalle leggende che da sempre la identificano. Scopriamo insieme questo luogo così particolare.

Chiesa di San Cristoforo, il percorso nella storia

Chiesa di San Cristoforo

La chiesa di San Cristoforo è composta da due strutture architettoniche, la più antica è quella posta a sinistra dai natali incerti ma di sicuro lontani nel tempo. Si pensa sorgesse sulle ceneri di un antico tempio pagano, per poi trovare forma in una chiesa in stile romanico con rimaneggiamenti, ricostruzioni succesive, fino alla forma attuale. Un tempo la struttura originaria era dedicata a Ercole ma, con le costruzioni successive, trovò in San Cristoforo la sua figura definitiva.

Accanto venne edificato un ospedale per viandanti e pellegrini, ma fu per volere di Gian Galeazzo Visconti che la chiesa venne completata con una seconda struttura, con all'interno una cappella dedicata al santo protettore degli infermi e degli appestati, come conclusione di un lungo periodo flagellato dalla presenza della peste e cessato improvvisamente pare proprio per volere di San Cristoforo. La struttura attuale vede alla sinistra l'antica costruzione romanica impreziosita da un portale in cotto sovrastato da un rosone in stile gotico, ma collocato successivamente.

Oltre a una serie di stemmi come quelli dei Visconti di Milano e del cardinale Pietro Filargo da Candia. Accanto vi è la Cappella Ducale che presenta un portale dalle linee semplici con, ai lati, due alte monofore gotiche, oltre allo stemma del Comune di Milano. Il campanile risale al XV secolo quale sopraelevazione di quello precedente mentre, internamente, l'abbattimento della parete di separazione ha permesso la creazione di due navate. La piccola ma affascinante chiesa è uno scrigno prezioso con affreschi antichi, un organo a canne e svariati elementi decorativi storici.

Un faro sul Naviglio Grande

Naviglio Grande al tramonto

La piccola struttura dedicata a San Cristoforo non è solo un luogo di culto, ma i milanesi la conoscono anche come vero faro della città di Milano, in particolare quando nel passato, i navigli, erano vie commerciali e di transito molto frequentate. Il campanile della chiesa era come un faro visibile a grande distanza, soprattutto da chi arrivava dal Ticino e si trovava immerso nella nebbia. San Cristoforo, infatti, è considerato anche il protettore dei viandanti, dei barcaioli e dei pellegrini, e oggi anche degli automobilisti. Ma la chiesa, nei secoli, si è rivelata punto di incontro dal valore storico, infatti si dice che i lombardi si radunassero al suo cospetto prima di partire per le crociate in Terra Santa. Mentre la vittoria contro il Barbarossa venne comunicata ai milanesi proprio dai messaggeri che, attraverso le acque del Naviglio Grande, sbarcavano in zona.

Secondo un'antica leggenda, prima di convertirsi, San Cristoforo Martire si chiamava Offerus con sembianze di un gigante e con mente semplice. Il suo sogno era quello di servire il più grande re della terra, desiderio che riuscì a realizzare. Ma il re aveva timore del diavolo, e così Offerus decise di partire alla ricerca di quest'ultimo divenendone suo servitore. Ma anche il diavolo aveva una paura nascosta, temeva la figura di Cristo cosa che spinse nuovamente Offerus in viaggio.

L'uomo incontrò un eremita che lo aiutò nella ricerca di Cristo e nella conversione alla religione, preparandolo al battesimo e aiutandolo a trovare una dimora accanto al Naviglio. Offerus doveva aiutare i viandanti ad attraversare le acque, fino a quando una notte un fanciullo lo svegliò chiedendogli di accompagnarlo sull'altra riva. Durante il percorso il corpo del giovane si fece sempre più pesante, e una volta raggiunta la riva si rivelò come Cristo profetizzandogli anche il martirio.

Offerus, una volta battezzato, si trasformò in San Cristoforo e intraprese un viaggio predicando la parola di Gesù, venendo però ucciso in Licia come predetto.

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