Giorgio Napolitano

Il presidente della Repubblica pretende che le nomine dei sottosegretari passino dal Parlamento. Altro che arbitro: il Quirinale non sopporta che Berlusconi vada avanti

Alessandro Sallusti
E adesso il Quirinale 
fa opposizione da solo

Il giorno dopo la firma delle nomine dei nuovi sottosegretari il presidente della Repubblica torna a farsi sentire sul "rimpastino". Il Capo dello Stato ha chiesto in una nota ai "Presidenti delle Camere e al Presidente del Consiglio valutare le modalità con le quali investire il Parlamento delle novità intervenute nella maggioranza che sostiene il Governo". La replica del Pdl: "Numerosi voti di fiducia, a partire da quello della svolta del 14 dicembre, hanno chiarito il quadro politico, con ripetute verifiche nelle sedi parlamentari". Bossi: "E' il premier che ha la competenza per nominare i sottosegretari". Bersani: "Ci rimettiamo ai presidenti delle Camere"

Redazione
Governo, strappo di Napolitano: 
"Sul rimpasto votino le Camere"

Il capo dello Stato si toglie qualche sassolino dalle scarpe: "Serve più coesione nazionale. Troppe volte i miei richiami vengono accolti dall'ipocrisia delle istituzioni". Poi bacchetta i sindacati: "La rottura dell’unità può portare solo al peggio dal punto di vista del peso e del ruolo del lavoro e delle sue rappresentanze

Redazione
1° maggio, Napolitano bacchetta i sindacati: 
"Basta con le divisioni, portano al peggio"
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica