Il predicatore miliardario Gulen vive da anni negli Usa: "Non ci sono io dietro il golpe, non conosco nemmeno quelli che sarebbero i miei partigiani". Ma Erdogan pretende l'estradizione

Il predicatore miliardario Gulen vive da anni negli Usa: "Non ci sono io dietro il golpe, non conosco nemmeno quelli che sarebbero i miei partigiani". Ma Erdogan pretende l'estradizione
L'ambiguo ruolo di Obama e la sua nota anti-ribelli: una loro vittoria avrebbe rafforzato Putin nell'area
Erdogan fondamentalista "democratico", i militari sconfitti dal popolo. Chi distingue più il bene dal male?
Un uomo, armato solo di smartphone, insomma, può fermare la processione di carri armati spediti nei punti nevralgici di città. È successo in Turchia
Dubbi e certezze sulle cinque ore di follia in cui i militari turchi hanno provato a rovesciare il Sultano Erdogan
I sostenitori islamisti di Erdogan uccidono e seviziano un soldato sul ponte del Bosforo
I sostenitori islamisti di Erdogan uccidono e seviziano un soldato sul ponte del Bosforo
Fallito il golpe in Turchia, nonostante nella lunga notte dei carri armati quasi tutti gli analisti e media italiani avevano dato Recep Tayyp Erdogan per spacciato. Un altro Ceaucescu, stavolta del Bosforo, era stato abbattuto
La Turchia non è nuova a nottate in cui improvvisamente, nel cuore delle sue città principali, compare l’esercito ed i carri armati iniziano a presidiare i punti più importanti di Istanbul ed Ankara; nella storia della repubblica turca, il ruolo dei militari è sempre stato importante ed è spesso stato visto come una vera e propria garanzia per il mantenimento dell’ordine e della laicità dello Stato
Ciò che è avvenuto nella notte tra i 15 ed il 16 luglio nelle principali città della Turchia, al di là del fatto che si possa pensare o meno che si tratti di un’azione orchestrate direttamente da chi siede nelle stanze dei bottoni, deve far riflettere principalmente sulla tenuta di Erdogan alla guida di un Paese grande e complicato come la Turchia