Recep Tayyip Erdogan

In un articolo del 2010 il nostro editorialista Dan Segre spiegava l'ambizioso progetto del "sultano"

Erdogan, sempre ambiguo con l'Isis, vede come fumo negli occhi le iniziative di Putin. Ma ora rischia grosso

Il presidente turco vuole rompere quel circuito finanziario, militare, logistico, di personale che collega l'Isis al resto del mondo, e che lui stesso ha rinsaldato

La sorte del presidente al centro dei colloqui internazionali. Ankara non molla: deve lasciare

È probabile che la comunità internazionale abbia evitato intromissioni anche per evitare una rottura definitiva con Erdogan, con il quale invece è costretta a trattare per porre fine all’annoso conflitto siriano (la pace non giungerà se non in un compromesso generale)

Il "Sultano" già alza la voce con la comunità internazionale e continua a far passare i jihadisti e a ricattarci con i profughi

In un comunicato diffuso da Ahrar al Sham, al Nusra e altri gruppi ribelli siriani legati all'Islam radicale, arriva il plauso dei jihadisti alla vittoria del presidente turco

Il Paese torna al voto dopo cinque mesi. Il partito di governo vola con oltre il 50% dei voti: ora Erdogan potrà cambiare la costituzione. In forte calo le opposizioni

Scontri tra polizia e manifestanti curdi sono in corso a Diyarbakir, principale città curda del sud-est della Turchia, dopo i primi risultati del voto di oggi che indicano il trionfo di Erdogan

A 24 ore dalla chiusura i quotidiani tornano in edicola, con la linea stravolta