Retrogusto
Lo chef astigiano è tornato da un paio di anni allo storico ristorante sul mare di Ventimiglia, a due passi dal confine con la Francia, e ha riportato l’insegna ai vertici assoluti regionali con la sua cucina il più possibile autoprodotta, di stagione e di ingrediente. “Se non trovo lo scampo, semplicemente non lo servo”, ci dice. Una rivoluzione che sta dando i suoi frutti
La “cheffe” Ghedini da qualche mese è alla guida del ristorante stellato dell'hotel Cipriani Belmond, sull’isola della Giudecca, di fronte a Venezia. Voluta fortemente dal consulente Massimo Bottura, che la riportata in Italia dopo anni a Marrakech, propone una cucina territoriale ricca di ingredienti locali ma con ispirazioni che arrivano dalle origini ferraresi e dal Marocco
A Porto Cervo un locale dove il più diffuso piatto italiano, in questo caso interpretato dal bravissimo Denis Lovatel, si sposa alle bollicine Ferrari e al divertimento garantito dalle più note canzoni italiane eseguite dal vivo. Un “ristorante cantato” spensierato e con materie prime di ottima qualità che rappresenta la meglio la tendenza attuale di mangiare senza pensieri
Ha aperto da poco Orsetto d’Abruzzo, una trattoria con la cucina ruvida e sincera di una delle regioni più sottovalutate d’Italia. Arrosticini di pecora, Pallotte cacio e ova, Timballo, Pepentun e ‘ov e tanti altri piatti in cui domina il sapore. L’ambiente è allegro e familiare. E il titolare Domenico Ciotti studia per diventare un bravo oste
Il nuovo bar sul rooftop del Gallery Hotel Art a due passi da Ponte Vecchio, oltre a garantire una vista impareggiabile sulla città medicea propone i notevoli drink del bartender Sasha Mecocci, che utilizza molti ingredienti locali e realizza una variante affumicata del Negroni davvero notevole. Oltre che forse il migliore Spritz possibile
Un’azienda giovane ma dalle lunghe radici nell’Etna, che la famiglia Costanzo ha creato a partire dalla ristrutturazione conservativa di uno dei tipici edifici storicamente destinati all’enologia. Etichette che partono dalla tradizione per esplorare uno stile contemporaneo. Notevoli i due bianchi Contrada Santo Spirito e Contrada Cavaliere
In cima alla città bianca, all’interno del relais La Sommità, un notevole ristorante guidato dallo chef Angelo Convertini, che punta tutto su stagionalità e materia prima, con uno sguardo assiduo al territorio ma uno stile contemporaneo. Il piatto migliore? Gli Spaghettoni affumicati con ricotta forte, fagiolini e acciughe. Notevole il servizio guidato dalla brava Naomi D’Agostino
La catena nata a Madrid per diffondere la cultura della zuppa alla giapponese a Milano conta su tre ristoranti (Centrale, Navigli, Porta Romana) che presto diventeranno quattro. L’ambiente è allegro e un po’ “street”, il menu punta su un ramen davvero tradizionale (la ricetta è quella tipica di Hakata) ma ha anche tante altre proposte per chi vuole spaziare
È l’etichetta di punta dell’azienda Borgo dei Posseri, che sorge nelle Piccole Dolomiti, in versione bianca, rosata e “zero”. Dove l’alta quota e le pronunciate escursione termiche donano ai vini aromaticità e freschezza. Un vino perfetto per accompagnare un intero pasto