Oltre 100 manifestanti riempiono le strade di Londra sventolando la bandiera nazionale. La narrazione (ideologica) della sinistra che li bolla come estremisti
Oltre 100 manifestanti riempiono le strade di Londra sventolando la bandiera nazionale. La narrazione (ideologica) della sinistra che li bolla come estremisti
In queste ore le strade di Londra si sono riempite di migliaia di manifestanti per il più grande raduno dell’estrema destra britannica degli ultimi decenni. La marcia, ribattezzata “Unite the Kingdom”, è stata presentata da Robinson come un festival della libertà di espressione e della difesa dell’identità britannica. Sventolando bandiere di San Giorgio e Union Jack, i partecipanti hanno scandito slogan come “we want our country back” e “whose street? our street”.
Alcuni a sinistra giustificano l'assassino di Kirk sostenendo che avesse le sue buone ragioni. Uccidere una persona non è mai legittimo, eppure è passata l'idea che contro certa gente si può agire anche con la violenza
L'Fbi ha rilasciato un nuovo video dell'assassino di Charlie Kirk, la cui identità è ancora ignota. Nel filmato, si vede l'uomo saltare giù dal tetto di uno degli edifici del campus universitario dove si è consumato il delitto e allontanarsi correndo verso una strada. Le indagini sono ancora in corso
La "nuova" Greta Thunberg, presa dalla passione per Gaza, ha ucciso la sua "vecchia" sé ambientalista. La barca su cui è salita, infatti, brucerà 5mila litri ci carburante per arrivare nella Striscia. Con quella quantità, una macchina farebbe due volte il giro del mondo
Il filmato, che circola sui social, immortala il momento in cui l'attivista conservatore viene raggiunto da un colpo di arma da fuoco. Panico e grida tra i presenti all'evento dello Utah Valley University di Orem: "Corri, corri"
Le autorità del centro di Parigi hanno smantellato i blocchi stradali intorno all'Arco di Trionfo durante la mobilitazione nazionale 'Bloquons Tout', 'Blocchiamo tutto' che ha scatenato il caos nella capitale francese e in altre città del Paese. I manifestanti hanno bloccato le strade, appiccato incendi e sono stati accolti da raffiche di gas lacrimogeni da parte della polizia in alcune zone di Parigi e altrove in Francia. Il ministro dell'Interno ha annunciato quasi 200 arresti nelle prime ore della giornata di proteste nazionale programmata. Pur non riuscendo a raggiungere l'obiettivo dichiarato di "Bloccare Tutto", il movimento di protesta, nato online e cresciuto durante l'estate, ha causato diffuse zone calde di disordini, con un dispiegamento eccezionale di 80.000 tra poliziotti e gendarmi in tutto il Paese che hanno smantellato le barricate ed effettuato rapidamente arresti. Gli appelli online per scioperi, boicottaggi, blocchi stradali e altre forme di protesta sono stati accompagnati da appelli per evitare la violenza.
In Francia sono già stati registrati degli arresti durante le prime fasi della mobilitazione nazionale 'Bloquons Tout', 'Blocchiamo tutto'. Almeno 95 persone sono state arrestate nell'area metropolitana di Parigi in questa fase della protesta, ha affermato la prefettura di polizia della capitale. Secondo i dati della polizia nazionale e della gendarmeria, il numero totale degli arresti nel paese è di almeno 105 persone. A Marsiglia scooter e bidoni della spazzatura ribaltati in strada durante il corteo dei manifestanti.
Le forze dell'ordine sono dispiegate nelle strade di Parigi, Rennes, Nantes, Lione e Tolosa per affrontare una giornata di proteste che si prevede comporterà interruzioni nei trasporti, nell'istruzione e in altri servizi. Le proteste, guidate da un collettivo di sinistra chiamato "Block Everything" in una dimostrazione di rabbia popolare contro il presidente francese Emmanuel Macron. I manifestanti a Lione hanno bloccato l'autostrada M7 che attraversa la città durante l'ora di punta del mattino per denunciare la nomina di Lecornu a Primo Ministro, definendola "uno schiaffo in faccia". "Sono venuto per oppormi a Macron e al suo mondo", afferma un manifestante. In tutta la Francia le prime azioni si sono diffuse, guidate dall'appello "Bloccate tutto", una mobilitazione cittadina nata sui social media.