"Sono passati oggi 27 giorni dai fatti di Capodanno e il sindaco Sala non e' riuscito a dire mezza parola". Cosi' l'europarlamentare leghista Silvia Sardone, in riferimento alle violenze e alle molestie di massa compiute nella notte di Capodanno in piazza Duomo ai danni di alcune donne. Sardone ha parlato in occasione della presentazione, in Regione Lombardia, della mozione avanzata dalla Lega lombarda sul divieto di indossare il velo islamico in luoghi pubblici, che impegna la giunta regionale a sollecitare Governo e Parlamento ad adottare norme nazionali in merito. "Sala ha detto che bisognava accertare i fatti - ha continuato Sardone - Poi ha detto 'bisogna ragionare e comprendere': in 27 giorni mi auguro che un sindaco sappia ragionare e comprendere. Vorrei da parte sua mezza parola". E ha aggiunto: "Mi sono chiesta dove sono finite 'le Schlein e le Boldrine' sempre pronte a parlare di patriarcato. Quando il patriarcato e' quello islamico stanno in silenzio".

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Violenze di Capodanno a Milano, Sardone: "Dopo un mese Sala sta ancora zitto"

"Sono contento del fatto che finalmente degli odiatori vadano in giudizio. Trovo profondamente sbagliato le decisioni di chi attraverso i social governa le opinioni di tanta gente nel mondo, di cancellare il fact checking e siccome i social sono fatti di tanto odio noi lasciamo ai social stessi la possibilità di giudicare ciò che è giusto e ciò che non lo è. Credo che se qualcosa non cambia i social media andranno a essere ignorati da una parte significativa della popolazione. Quello che sta succedendo nei confronti della senatrice Segre è veramente ignobile." Così il sindaco di Milano Giuseppe Sala, a margine della sua visita alle pietre di inciampo deposte per la famiglia Levi in via Donatello a Milano. (Alexander Jakhnagiev)

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Sala: Insulti a Segre? Contento che gli odiatori vadano a giudizio

Il Governatore del Veneto è intervenuto lunedì 27 gennaio dal ghetto ebraico di Venezia: "Non è normale sterminare persone senza che nessuno dica nulla per anni. Portiamo ai ragazzi il messaggio di rispetto e di civile convivenza. Non si può avere una casacca in manifestazioni come questa. Da qui parta un messaggio di rispetto. Il negazionismo si trova in rete. Far parte di qualcuno che nega attrae. Dovremmo fare a livello nazionale opera di sensibilizzazione". (Alexander Jakhnagiev)

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Giorno della Memoria, Zaia: "Pagina più brutta della storia d'Europa"

In migliaia hanno sfidato l'orario presto di domenica mattina, 26 gennaio 2025, per assistere alla finale degli Australia Open al Teatro Regio di Torino, supportando il loro idolo: Jannik Sinner. L'evento e' stato organizzato dai Carota Boy che da sempre seguono il successo del numero 1 al mondo. Torino ancora una volta e' casa del tennis e di Jannik. ANSA/JESSICA PASQUALON

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Un'onda arancione al Teatro Regio di Torino per Sinner

"Il dissenso è il sale della democrazia e ringrazio i magistrati per aver espresso il loro dissenso in maniera composta. Ma pensare che un ex magistrato come me, che ha servito lo Stato per oltre 30 anni, possa avere l'obiettivo di umiliare la magistratura è ingiusto". Così il ministro Carlo Nordio nel corso dell'intervento svolto a Napoli in apertura dell'anno giudiziario commenta la protesta messa in scena dai magistrati che hanno abbandonato il Salone dei Busti di Castel Capuano appena il ministro ha preso la parola. Ministero Giustizia (Alexander Jakhnagiev)

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Nordio: "Dissenso sale della democrazia, ma sbaglia chi pensa che voglio umiliare i magistrati"

Le grida "Bravo" e un un lungo applauso per il ministro della Giustizia Carlo Nordio, invitato a prendere la parola durante la cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario a Napoli. Il pieno sostegno è arrivato da magistrati e avvocati rimasti in aula, dopo che un altro gruppo di toghe aveva lasciato il Salone dei Busti di Castel Capuano, stringendo in mano una copia della Costituzione, in segno di protesta contro il Governo e la riforma della Giustizia. Ministero Giustizia (Alexander Jakhnagiev)

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Nordio applaudito a Napoli dai magistrati rimasti in aula: "Bravo"
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