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La polizia di Bologna sta indagando nella rete dei conoscenti dei due uomini che sono stati trovati morti in casa stamani a Bologna, uccisi a coltellate. Le vittime sono Luca Gombi, 50 anni, nato a Bologna e Luca Monaldi, 54 anni, nato ad Arezzo. La polizia scientifica e' al lavoro da questa mattina nell'appartamento di Piazza dell'Unita', dove entrambe le vittime abitavano, per i rilievi del caso. (ServizioDi Max Cavallari)

Ansa
Due uomini uccisi in casa a Bologna, la Polizia sul posto

"Basta col circo mediatico su Garlasco": questo è l'appello che da alcuni giorni circola sui giornali. Da anni non si vedeva un caso giudiziario suscitare un così grande interesse da parte dei lettori. Il dovere della stampa di approfondire il caso non può essere in discussione. Nella caccia al particolare nuovo, però, a volte in effetti si supera la misura.

Luca Fazzo
Circo mediatico

L'omicidio di Chiara Poggi a Garlasco avvenuto nel 2007 è tornato d'attualità. Nei giorni subito dopo il triste fatto in provincia di Pavia un avvocato, che è anche il padre delle due gemelle Cappa, disse: "Adesso dobbiamo infangare Feltri". Questa è una cosa ridicola, detta da un personaggio meschino che io non infangerò, ma dirò soltanto che è un pessimo avvocato

Vittorio Feltri
Bruciate Feltri

A Tromello, piccolo comune del Pavese, da stamane stanno lavorando in maniera incessante i vigili del fuoco, insieme ai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Milano, a Tromello, alla ricerca della possibile arma del delitto di Chiara Poggi. Il racconto della nostra inviata Paola Fucilieri

Paola Fucilieri
Garlasco, si setaccia il canale per trovare l'arma. Il racconto dell'inviata

Ci sono inchieste che è giusto fare anche a quasi 50 anni dai fatti? Io penso di sì. È il caso dell'indagine riaperta da poco dalla Procura di Milano sull'uccisione di Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci, ammazzati a sangue a freddo a Milano nell'aprile del 1978, giovani militanti del centro sociale Leoncavallo, allora come oggi Roccaforte dell'ultra sinistra

Luca Fazzo
Ecco perché è giusto riaprire il caso di Fausto e Iaio dopo 50 anni

Goro, Ferrara. È il 30 settembre 1988 quando il corpo di Willy Branchi, 18 anni, viene trovato nudo e massacrato vicino all’argine del Po. Colpito con una pistola da macello, il volto è irriconoscibile. Da allora, solo silenzi, depistaggi e segreti mai svelati. Festini, abusi, lettere anonime, un parroco che ritratta. Cosa nasconde davvero questo piccolo paese? E perché, dopo 37 anni, nessuno ha ancora trovato il coraggio di dire la verità?
Ne abbiamo parlato con Alessandro Politi, giornalista investigativo e docente all’Università degli Studi di Milano, per un’analisi oggettiva sui punti controversi del caso.

Alessandro Politi
Chi ha ucciso Willy Branchi? Un silenzio lungo 37 anni

Quando tutti noi ci ribelliamo all'invasione degli stranieri che non hanno la testa a posto veniamo criticati

Vittorio Feltri
Ennesimo stupratore nordafricano
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