Leggi il settimanale

Per quanto riguarda le ristrutturazioni, "potremmo ritornare a una detrazione magari sul 50 per cento per la prima casa. Dobbiamo fare in modo di agevolare coloro i quali vogliono fruire del bonus edilizio per la prima casa". Lo ha affermato Maurizio Leo, vice ministro dell'Economia e delle Finanze, intervenendo a "Far crescere insieme l'Italia", l'evento organizzato da Fratelli d'Italia al Principe Savoia di Milano. "Senza prendere impegni e compatibilmente con le risorse, si potrebbe ritornare al 50 per cento per la prima casa. Per il resto si vedrà", ha aggiunto. FdI (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Leo: "Ipotesi tornare a detrazione 50 per cento su lavori ristrutturazione prima casa"

Sinistra in visibilio per la segretaria dem che balla, canta e gioca a calcio. Meglio della Meloni che, dicono, "sta sperimentando la fatica del governare". Gli italiani, però, stanno con chi lavora

Andrea Indini
Elly Schlein, canta e balla che ti passa

"Totalmente deludente, non ha detto niente Tavares, è stato molto arrogante. Ha sostanzialmente raccontato le peripezie del mercato dell'auto, ha detto una sola cosa: che l'impegno che ha preso, e il ministro Urso ha strombazzato, di un milione di auto non c'è più. C'è un impegno per un milione di clienti, ma quelli glieli dobbiamo pagare noi con gli incentivi". Così il leader di Azione Carlo Calenda al termine dell'audizione del ceo di Stellantis, Carlos Tavares. (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Audizione Stellantis, Calenda: "Tavares deludente e molto arrogante. È venuto solo a chiedere soldi"

"E' inaccettabile quanto accaduto con gli attacchi alle basi Unifil. Mi sono rivolto ancora una volta al ministro degli Esteri israeliano e al presidente Herzog per chiedere rispetto per i nostri militari. Ribadisco: i soldati italiani non si toccano". Così il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Attacco israeliano a Unifil, Tajani: "Soldati italiani non si toccano, non sono Hezbollah"

"I patrioti adesso apriranno gli occhi e la smetteranno di fornire copertura politica al governo di Netanyahu, responsabile di crimini di Stato?". Così il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, a margine di un'iniziativa elettorale a sostegno di Andrea Orlando, commentando l'attacco al contingente Unifil di Israele. "Continuano gli attacchi dell'esercito di Israele al contingente Unifil e, quindi, anche ai militari italiani: io spero che anche coloro che non vogliono ancora vedere quello che sta succedendo, adesso aprano finalmente gli occhi - ha ribadito - Siamo di fronte ad attacchi che si confermano in violazione di qualsiasi norma, la più elementare, di diritto internazionale e questo succede ormai da dodici mesi. Lo stiamo denunciando perchè a Gaza c'è un sistematico sterminio della popolazione civile palestinese - ha aggiunto - Le aggressioni violente in Cisgiordania ormai non si contano più e adesso Israele, il governo di Netanyahu, vuol fare lo stesso nel sud del Libano. Dove sono i nostri patrioti?". "Ieri il ministro Crosetto ha avuto delle parole anche chiare, ne prendiamo atto, ma la Meloni? - ha chiesto - Siamo rimasti ancora al post con la sorella in cui si lamentano degli accessi abusivi: per carità, questione assolutamente importante, ma...". (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Attacco israeliano a Unifil, Conte: "I patrioti smetteranno di coprire Netanyahu?"

"Noi non vogliamo una sintesi sui numeri che conosciamo. Il suo intervento è insoddisfacente e deficitario dal punto di vista degli interessi dei cittadini italiani perché non ci ha detto nulla sul futuro dei nostri stabilimenti, niente su investimenti e ricerca, niente sulla gigafactory di Termoli, niente sulle prescrizioni su Comau. Oggi andiamo via senza avere una prospettiva concreta sul destino dei nostri lavoratori. Non ci ha fatto nemmeno capire le vostre strategie sulle delocalizzazioni. Non ci ha detto nulla sui costi che pesano sulla filiera dell'indotto e della componentistica, che avete sventrato". Lo ha detto il presidente M5s Giuseppe CONTE nel corso dell'audizione dell'ad di Stellantis Carlos Tavares alle Commissioni Attività produttive della Camera e Industria del Senato. Camera (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Conte a ceo Stellantis: Vogliamo un piano industriale dettagliato. Venga Elkann in Parlamento

Bisogna rendere le autovetture elettriche accessibili alla classe media. Lo ha dichiarato l'amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, nel corso dell'audizione, davanti alle commissioni Attività produttive della Camera e Industria del Senato, sulla produzione automobilistica del gruppo in Italia. "Perchè non vendiamo più automobili elettriche in Italia? Perchè costano troppo. E come risolviamo il problema? Rendendo le autovetture elettriche accessibili, stimolando la domanda, aiutando il consumatore della classe media nell'acquisto tramite incentivi, sussidi", ha proseguito. "Come farlo? E' una vostra decisione", ha proseguito l'Ad di Stellantias, sottolineando che "in Europa, appena gli incentivi si fermano, c'è un crollo degli acquisti di veicoli elettrici". Camera (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Tavares (Stellantis): "Necessario rendere auto elettriche accessibili a classe media"
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica