Politica

I principali esponenti dei partiti hanno già espresso il loro voto recandosi ai seggi nelle prime ore del mattino, tra questi il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, la sindaca di Roma, Virginia Raggi e il presidente del Senato, Pietro Grasso. Le urne si sono aperte alle 7 e si potrà votare per cambiare la costituzione fino alle 23.

Luca Romano
Referendum, da Renzi a Berlusconi: big alle urne

Al grido di “vogliamo il permesso di soggiorno” un migliaio di migranti, molti dei quali sono braccianti provenienti dal Sud Italia, hanno sfilato a Roma in un corteo che ha visto anche la partecipazione anche dell'estrema sinistra. Negli slogan e negli interventi è stata molto feroce la retorica antioccidentale

Francesco Curridori
I migranti in corteo per chiedere più diritti

A Villa Gernetto gli equipaggi di Missione Italia, i volontari azzurri che nelle piazze delle città italiane spiegheranno le ragioni del No. La carovana di auto Fiat 500, con il logo di Forza Italia e la scritta #iovotoNO, partirà oggi per un giro d'Italia che si concluderà alla vigilia del referendum

Berlusconi lancia la carovana del No

Cena di gala alla Casa Bianca in onore del premier italiano Matteo Renzi e di sua moglie Agnese Landini

Cena di gala alla Casa Bianca

Sono passate tre settimane da quando Beppe Grillo ha aperto il voto per il nuovo regolamento e il nuovo "non statuto" del M5S. Le votazioni sono aperte fino al 26 ottobre, ma in molti non hanno ancora espresso la propria preferenza. Così il guru a Cinque Stelle ha fatto partire una vera e propria campagna a tappeto con sms e email che più che una chiamata alle armi sembra uno "stalking", come mostrano questi screenshot inviati da un nostro lettore.

Redazione
Sms e email: così Beppe Grillo "stalkera" gli iscritti

Ieri pomeriggio Virginia Raggi a votare a Palazzo Valentini per il rinnovo del Consiglio della Città Metropolitana. A scatenare la polemica è stata la maglietta con il logo del Movimento 5 Stelle che indossava. "È un comportamento grave e infantile - tuona consigliere regionale del Lazio, Adriano Palozzi - una imbarazzante mancanza di rispetto istituzionale che la dice lunga sull'incompetenza e sull'arroganza della sindaca della Capitale d'Italia". Ieri vigeva, infatti, il silenzio elettorale che vieta la propaganda diretta o indiretta e, quindi, l'esposizione di simboli riconducibili a partiti o movimenti politici

Sergio Rame
Al seggio con la maglietta M5S: è polemica contro la Raggi
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