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La Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen in visita a Danzica per il consueto incontro di inizio mandato della Commissione con la presidenza di turno dell’Ue. La Presidente è stata accolta dal premier Dondald Tusk. Insieme hanno reso omaggio al "Muro della libertà", simbolo dell'indipendenza polacca dall'Urss. ebs (Alexander Jakhnagiev)

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Von der Leyen e Donald Tusk omaggiano il "Muro della libertà" a Danzica

Il presidente americano Donald Trump riceve alla Casa Bianca il premier giapponese Shigeru Ishiba. Dopo l'incontro incontro bilaterale nello Studio Ovale, il un pranzo di lavoro tra i due leader, e la conferenza stampa congiunta. White House (Alexander Jakhnagiev)

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Trump riceve premier giapponese Shigeru Ishiba alla Casa Bianca

“La Commissione Ue presenterà una proposta per accelerare rimpatri dei migranti illegali nell’Ue. A dicembre abbiamo fornito finanziamenti extra per la sicurezza delle frontiere in Polonia e presenteremo una proposta per aumentare il sostegno il più possibile”. Lo ha affermato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nella conferenza stampa congiunta con il premier polacco Donald Tusk a Danzica. Ebs (Alexander Jakhnagiev)

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Von der Leyen: Commissione Ue presenterà proposta per accelerare rimpatri migranti illegali

"Presenteremo il Claen Industrial Deal alla fine di questo mese. Ridurre i costi dell'energia è una delle nostre priorità, così come aumentare l'uso di fonti non fossili, come il gas e il nucleare, e delle rinnovabili. Queste ultime ci danno una sicurezza energetica, sono indipendenti dalla Russia, e hanno costi bassi. Noi abbiamo bisogno della transizione, ma dobbiamo essere flessibili e pragmatici e coniugare tutto ciò con la competitività". Lo ha detto la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, nella conferenza stampa congiunta con Donald Tusk da Danzica. Ebs (Alexander Jakhnagiev)

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Von der Leyen: Abbiamo bisogno della transizione, ma dobbiamo essere flessibili e pragmatici

“Negli anni Trenta del secolo scorso, assistemmo a un progressivo sfaldarsi dell'ordine internazionale, che mise in discussione i principi cardine della convivenza pacifica, a cominciare dalla sovranità di ciascuna nazione nelle frontiere riconosciute. Le politiche di appeasement adottate dalle potenze europee nei confronti dei fautori di queste dinamiche furono testimonianza di un tentativo vano di contenere ambizioni distruttive di simile portata: emblematico rimane l'Accordo di Monaco del 1938, che concesse alla Germania nazista l'annessione dei Sudeti, territorio della Cecoslovacchia. Un abbandono delle responsabilità condusse quei Paesi a sacrificare i principi di giustizia e legittimità, nel proposito di evitare il conflitto, in nome di una soluzione qualsiasi e di una stabilità che, inevitabilmente, sarebbero venute a mancare. La strategia dell’appeasement non funzionò nel 1938. La fermezza avrebbe, con alta probabilità, evitato la guerra. Avendo a mente gli attuali conflitti, può funzionare oggi? Quando riflettiamo sulle prospettive di pace in Ucraina dobbiamo averne consapevolezza. Sul rifiuto di cedere alla violenza della prepotenza, sul sacrificio di quelle generazioni, abbiamo costruito il più lungo periodo di pace di cui l’Europa abbia goduto. Settant’anni di pace”. Così Mattarella all'università di Marsiglia. Quirinale (Alexander Jakhnagiev)

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Mattarella: “Politica dell'appeasement fallì nel 38, funzionerebbe oggi tra Russia e Ucraina?”
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