
Flavio Cattaneo e Paolo Scaroni sono ufficialmente ad e presidente dell'Enel. Nessun colpo di scena

Dopo l'intervista dell'ad sul cambio al vertice, il cda ordina il silenzio stampa. Utili a 1,5 miliardi

L'arrivo di Flavio Cattaneo al vertice può accelerare la spinta sulle batterie

Cdp, Enel e non solo: sulla transizione i big a controllo pubblico fanno asse con le imprese per progetti innovativi

Finanza, energia, gas: ecco chi traina Piazza Affari dopo la "botta" Credit Suisse. In un mese riprese le perdite della tempesta finanziaria.

Cedole sicure e obbligazioni di alto pregio: le partecipate pubbliche restano un ottimo fronte di investimento

Le scelte sulle partecipate: quarto mandato per l'ad uscente nel gigante dell'energia, terzo per Del Fante. Terna in sospeso. E l'ex ministro Cingolani va a Leonardo

Per Paolo Scaroni quello all'Enel è un ritorno. A Viale Regina Margherita il manager vicentino era stato amministratore delegato dal 2002 al 2005 prima di spiccare il salto verso l'Eni ai tempi del governo Berlusconi

"Se si vuole salvaguardare l'interesse nazionale, si dovrebbe produrre in Italia e non altrove". Così Flavio Cattaneo, neo ad di Enel, parlava - in un'intervista dello scorso dicembre - della produzione di pannelli fotovoltaici

Enel, Eni, Leonardo, Poste ma non solo: governo alle prese con la partita delle nomine delle partecipate pubbliche.
