Un chilo di esplosivo piazzato davanti a casa. Piantedosi innalza la "protezione massima"
Un chilo di esplosivo piazzato davanti a casa. Piantedosi innalza la "protezione massima"
Lente di Digos e Antimafia sulle inchieste di Mr. Report. Saviano: colpa del governo. E Lerner evoca i servizi
Ordigno artigianale con oltre un chilo di polvere pirica, miccia accesa e una sola telecamera utile a 50 metri. Gli inquirenti al lavoro per ricostruire la preparazione dell’attacco
La premier: "Libertà e indipendenza dell'informazione valori irrinunciabili delle democrazie". Vicinanza nei confronti del giornalista di Report e ferma condanna dell'atto da parte dei politici italiani
Il conduttore di "Report" vive da anni sotto protezione. Ha subito minacce più volte per le sue inchieste su corruzione e crimine organizzato. Negli ultimi tempi ha affermato di sentirsi isolato e delegittimato
I carabinieri di Pomezia sono intervenuti sul luogo dell'attentato: "Stiamo analizzando l'ordigno"
"L'esplosione, penso l'abbia sentita tutta la zona, tutto il quartiere. È accaduto verso le 22.15, 22.20. Noi abitiamo giù in fondo, alla fine della via. A noi hanno tremato i quadri, le finestre, a me sono cascati alcuni quadri. È stata veramente, veramente tanto forte, ha fatto paura". Lo dice ai giornalisti Rebecca, una ragazza che abita vicino alla casa del giornalista di Sigrido Ranucci a Campo Ascolano, frazione di Pomezia, dove giovedì sera è esploso un ordigno che ha distrutto le auto del conduttore di 'Report' e della figlia."Sappiamo chi vive qui però nessuno di noi aveva pensato a una bomba. L'esplosione è stata così forte che anche di fronte a casa mia eravamo tutti affacciati".
Le immagini dei resti dell'auto del conduttore di Report dopo l'esplosione
La fidanzata fu uccisa al rave Il biglietto: "Il dolore è troppo"
L'enciclopedia on line nasconde la vera natura del movimento palestinese. E sul pogrom di due anni fa: "Attacco armato, per alcuni Stati considerato legittimo"