attentato

L’attentato è il risultato di una pianificazione accurata. Nei giorni precedenti sono stati esplosi colpi di arma da fuoco per testare i tempi di reazione delle forze dell’ordine

Ignazio Riccio
Pedinamenti e miccia a mano: così hanno messo la bomba a Ranucci

Mi auguro che chi di dovere ci faccia sapere al più presto da chi e perché è stata messa, ma chiunque siano gli attentatori, qualsiasi sia il movente, la gravità del fatto non cambia: intimidire o, peggio, provare a fare saltare in aria un giornalista è cosa da delinquenti mafiosi, per di più vigliacchi e fuori di testa

Alessandro Sallusti
Lunga vita a un nemico

La premier: "Libertà e indipendenza dell'informazione valori irrinunciabili delle democrazie". Vicinanza nei confronti del giornalista di Report e ferma condanna dell'atto da parte dei politici italiani

Matteo Pesce
Ranucci, solidarietà di Meloni. Nordio: "È un attentato allo Stato"

"L'esplosione, penso l'abbia sentita tutta la zona, tutto il quartiere. È accaduto verso le 22.15, 22.20. Noi abitiamo giù in fondo, alla fine della via. A noi hanno tremato i quadri, le finestre, a me sono cascati alcuni quadri. È stata veramente, veramente tanto forte, ha fatto paura". Lo dice ai giornalisti Rebecca, una ragazza che abita vicino alla casa del giornalista di Sigrido Ranucci a Campo Ascolano, frazione di Pomezia, dove giovedì sera è esploso un ordigno che ha distrutto le auto del conduttore di 'Report' e della figlia."Sappiamo chi vive qui però nessuno di noi aveva pensato a una bomba. L'esplosione è stata così forte che anche di fronte a casa mia eravamo tutti affacciati".

Redazione web
Ranucci, la testimone: "Esplosione fortissima. Ha tremato tutto"
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica