
Emessi negli Usa, rendono il 9% perché sfruttano il miniboom delle sigarette. Che non durerà. E non sono garantiti. Le obbligazioni sono nate dopo gli accordi di risarcimento danni tra i big del settore e i singoli Stati

Dall'impotenza al cancro, sono molte le foto che copriranno i pacchetti di sigarette, indicando ai fumatori i possibili danni collaterali legati al fumo. Una novità legate alle ultime norme approvate dal parlamento e che farà di certo molto discutere

I ricercatori del Medical Research Council hanno diffuso una ricerca sulle specificità del Dna che diminuiscono il rischio di contrarre broncopneumopatia. E dai geni dipende anche la dipendenza dalla nicotina

La Biblioteca Provinciale di Foggia "La Magna Capitana" carica una foto dell'attore su Facebook mentre fuma in un luogo chiuso. E i fan lo stroncano

Siamo al paradosso. Lo Stato ingrassa vendendo morte consapevolmente e si lava la coscienza e la fedina penale avvertendo i clienti che la sua merce fa la bua

Arriva lo stop al fumo in auto in presenza di bambini e donne incinte e vedremo presto anche le immagini forti sui pacchetti di sigarette

L'idea di Fausto Ravaglia, gestore del Marano Beach di Riccione

Foto choc sui pacchetti e sigarette vietate se c'è un bimbo in auto: pronto il decreto legge contro i fumatori

Gli effetti nocivi del fumo sul feto durante la gravidanza possono essere riconoscibili in modo immediato in piccoli movimenti sul volto del feto, immortalato grazie a un sistema di ecografia in 4D. La dottoressa Nadja Reissland, che ha condotto questa ricerca, ha monitorato 20 mamme che frequentano il James Cook University Hospital di Middlesbrough, quattro delle quali fumano una media di 14 sigarette al giorno. Dopo aver studiato le scansioni fatte a 24, 28, 32 e 36 settimane, ha rilevato che i feti delle madri fumatrici mostrano tassi significativamente più alti di movimenti della bocca e si toccano molto di più sulla faccia con le manine. Mano a mano che ci si avvicina al momento del parto il feto si muove meno e questa iper attività sarebbe indice secondo la studiosa di un ritardo nello sviluppo del sistema nervoso centrale. La ricerca, condotta dalle università di Durham e Lancaster, è stata pubblicata sulla rivista Acta Paediatrica

Secondo uno studio è possibile recuperare la perdita di materia grigia, ma ci possono volere decenni
