

Il presidente della Camera querela il direttore. La replica: "Ma quale avvertimento mafioso...". Solidarietà a Montecitorio, Fini: "Risponderò in sede giudiziaria". Il premier sul caso Fini: "Abbiamo visioni diverse del Pdl, ma i fraintendimenti sono superabili"
Il premier prova a calmare le acque nella maggioranza: "Non c'è nulla". Ma il presidente della Camera smentisce il premier: "Paradossale negare i problemi". Feltri: "Licenziarmi? Bocchino dimostra una mentalità fascista"
Il settimanale annuncia il colloquio con alcune anticipazioni: "La questione non finisce qui e avrà pesanti conseguenze anche sul fronte politico". Ma l'ex direttore di Avvenire smentisce categoricamente: "Vicenda grottesca". Signorini: "Il colloquio c'è stato"
Sul Giornale un editoriale di Feltri su Fini che "rinnega il passato" pur di arrivare al Quirinale (leggi l'editoriale). Il premier: "Non lo condivido". Feltri: "Quando scrivo non mi aspetto gli applausi". SONDAGGIO: sei d'accordo che per rafforzare il Pdl Berlusconi allarghi l'alleanza all'Udc?
Dopo una settimana di polemiche infuocate il direttore dice addio con una lettera (leggi la missiva: guarda la gallery). Ma dall'originale viene tagliato un riferimento al Papa. Bagnasco: "Inqualificabile attacco mediatico". Feltri: "Non volevo le dimissioni"
"Mentre sento sparare colpi sulla mia testa mi chiedo che c’entro con tutto questo?". In una lunga lettera inviata al cardinale Angelo Bagnasco, il direttore di Avvenire spiega le ragioni delle sue dimissioni
Il direttore di Avvenire ha rimesso il mandato nelle mani di Bagnasco per due volte: dimissioni respinte. Padre Lombardi: "Nessuna velina della Gendarmeria". Ma Feltri tira dritto: "Nulla di cui scusarmi". Fini invita alla calma: "Rischio imbarbarimento"
Gli atti sul procedimento per molestie demoliscono del tutto la versione di Boffo: conosceva la donna che lo denunciò e solo lui può aver fatto le telefonate. Feltri: "Le rivelazioni non legate ai respingimenti". Il gip nega l'accesso indiscriminato agli atti
Il pg Cardella: "La sentenza di condanna è in procura (guarda il certificato)". Monsignor Mogavero, responsabile Affari giuridici della Cei: "Messaggio mafioso". E al direttore: "Farebbe bene a dimettersi per il bene della Chiesa"