La vendetta del regime può scatenarsi contro i 40mila militari statunitensi presenti in Medioriente. L'ipotesi di missili su Israele con l'aiuto di Hezbollah

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Disposta un'ulteriore intensificazione delle misure di sicurezza per gli obiettivi sensibili
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Se vincerà la partita, Donald Trump verrà ricordato come il grande vendicatore dei 55 ostaggi americani che 46 anni fa trascorsero 444 giorni nelle mani dei loro sequestratori iraniani. Ma vincere la partita non sarà facile
L'Iran ha dichiarato che non ci sono “segni di contaminazione” nei suoi siti nucleari di Isfahan, Fordo e Natanz dopo gli attacchi aerei statunitensi contro le strutture. I media statali iraniani hanno citato il Centro nazionale per la sicurezza nucleare del Paese, che ha pubblicato una dichiarazione in cui afferma che i suoi rilevatori di radiazioni non hanno registrato alcuna emissione radioattiva dopo gli attacchi. “Non vi è alcun pericolo per i residenti che vivono nei pressi dei siti sopra citati”, ha aggiunto la dichiarazione. Anche i precedenti attacchi aerei israeliani sui siti nucleari non hanno causato alcuna fuoriuscita di materiale radioattivo nell'ambiente circostante, secondo quanto affermato dall'Agenzia internazionale per l'energia atomica
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