Oliver Ivanovic freddato davanti agli uffici del partito. Serbia ritira la delegazione
Oliver Ivanovic freddato davanti agli uffici del partito. Serbia ritira la delegazione
Sull’inferriata davanti al palazzo del governo del Kosovo sono state appese 300 vravatte, per protestare contro la decisione del premier Ramush Haradinaj di raddoppiarsi lo stipendio
Decisivo il supporto investigativo del Team di Polizia Militare dei Carabinieri dell’MSU
Croci spezzate e loculi profanati. In Kosovo la furia iconoclasta degli islamisti si è abattuta su un cimitero cristiano ortodosso.
Croci spezzate e loculi profanati. Sembrerebbe di essere a Mosul o in una qualunque ex roccaforte liberata dalle barbarie dello Stato islamico e, invece, siamo ad appena 700 km da Roma. In Kosovo. Si presenta così, quasi completamente devastato, il cimitero serbo ortodosso di Kosovska Mitrovica. Nella notte di venerdì, infatti, sono state distrutte oltre il 90% delle tombe ortodosse che si trovano nella parte sud della città. Divisa, dagli anni Novanta, in due municipalità antagoniste ed unita, solo apparentemente, da un ponte che è sempre stato teatro di furibonde tensioni. Nella parte settentrionale, infatti, la maggioranza della popolazione è serba ed ortodossa mentre, in quella meridionale, vivono gli albanesi di religione musulmana. A scoprire l’accaduto sono state proprio le persone che, dalla parte serba, hanno raggiunto la municipalità albanese per rendere omaggio ai propri cari. Un episodio di violenza interreligiosa che, dai pogrom anticristiani del 2004, non ha precedenti e che riaccende i riflettori sulla crescente radicalizzazione che sta vivendo la regione balcanica e, in particolare, il piccolo stato del "Kosmet", avamposto strategico per centinaia di jihadisti diretti in Europa e nelle polveriere mediorientali.
Le minacce alla comunità serba in Kosovo e il ritorno del nazionalismo di Belgrado mettono in pericolo una pace fragile nei Balcani
La recente operazione transnazionale anti-terrorismo che ha coinvolto Albania, Kosovo, Macedonia alza il velo sui contatti tra i jihadisto balcanici e il nostro Paese
Pillole da Rio: Bolt si compra un televisore per vedere le Olimpiadi, mentre il governo serbo invita i propri atleti a disertare il podio con atleti kosovari
Nel Paese balcanico sono almeno cinque i campi di addestramento dell'Isis: e molte sorgono a pochissimi chilometri dalle basi italiane della Nato
La manifestazione antigovernativa indetta dall’opposizione sabato scorso per le strade di Pristina è degenerata in guerriglia. Oltre la crisi politica, il Paese deve fare i conti con una situazione economica drammatica